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Studio mummia Inca con malattia tropicale svela delitto

27 febbraio 2014 | 11.59
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Studio mummia Inca con malattia tropicale svela delitto

(Adnkronos Salute) - Un 'cold case' davvero eccezionale, quello protagonista di una ricerca tedesca pubblicata su 'Plos One'. Lo studio approfondito della mummia di una giovane donna Inca, grazie a metodologie moderne, ha permesso di mettere in luce un antico omicidio. Secondo i ricercatori le tracce di un forte trauma alla testa della donna, che presentava anche segni di malattia di Chagas, permette di sostenere che a causare la morte sia stato un omicidio, probabilmente un delitto rituale. Un risultato simile a quelli già descritti su alcune mummie sudamericane, come sottolinea lo studio firmato da Stephanie Panzer dal Trauma Center Murau, in Germania, e diretto dal paleopatologo Andreas Nerlich dell'Università di Monaco. Per oltre 100 anni la mummia non identificata, che si presenta raccolta in posizione fetale e con la tipica acconciatura a trecce ben visibile, è stata ospitata nella Bavarian State Archeological Collection in Germania. Per capire meglio la sua origine e la storia della sua vita, gli scienziati hanno esaminato scheletro, organi e Dna antico con una serie di tecniche: indagine antropologica, scansione completa del corpo con Tac, analisi isotopiche, istologia dei tessuti, identificazione molecolare del Dna antico parassitario e ricostruzione forense delle lesioni. Grazie al radiocarbonio la mummia è stata datata intorno al 1450-1640 dC, mentre l'esame scheletrico ha indicato che al momento della morte la donna aveva probabilmente 20-25 anni; il suo cranio presenta formazioni tipiche della testa di tipo Inca. Le fibre prelevate dalle fasce per capelli sembrano provenire da lama e alpaca sudamericani. Mentre l'analisi degli isotopi di azoto e carbonio nei capelli rivelano una dieta a base di mais e frutti di mare, che, insieme ad altri elementi, suggeriscono un'origine sudamericana e una vita trascorsa in Perù o sulle coste del Cile. La mummia ha anche mostrato notevole ispessimento di cuore, intestino e retto, caratteristiche tipicamente associate con la malattia di Chagas, un'infezione parassitaria tropicale. L'analisi del Dna dei parassiti trovati in campioni di tessuto del retto della mummia, poi, confermano la malattia di Chagas cronica, una condizione che probabilmente la donna aveva sin dalla prima infanzia. Su cranio e viso è stato rilevano un vasto trauma, precedente alla morte secondo gli esperti, e provocato con forza attraverso un oggetto pesante. Insomma, secondo i ricercatori la giovane Inca potrebbe essere stata vittima di un omicidio rituale, una pratica già osservata in altre mummie sudamericane.

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