Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - E' in dirittura d'arrivo il nuovo Codice deontologico dei medici e degli odontoiatri: i presidenti dei 106 Ordini (e delle rispettive Commissioni Albo degli odontoiatri) sono riuniti a Torino, presso la sede dell'Ordine, per discutere il testo che diventerà quindi definitivo. Sino all'ultimo, come per un disegno di legge, sarà possibile apportare emendamenti e modifiche: il nuovo Codice sarà ufficialmente presentato alla stampa venerdì 23 maggio a Roma. Un documento a cui si lavora da lungo tempo, realizzato coinvolgendo non solo i professionisti, ma anche diverse componenti della società. Un'attenzione al mondo dei pazienti che, anticipa la Federazione nazionale degli Ordini (Fnmceo), sarà evidenziata anche nella scelta delle parole e dei termini usati, che non saranno da 'addetti ai lavori'.
L'appuntamento principale della riunione - il workshop 'Deontologia e professione: innovare per migliorare - è in calendario domani. Previsto un breve excursus storico sul Codice deontologico a cura della bioeticista Sara Patuzzo, mentre la coordinatrice della Consulta deontologica della Fnomceo, Roberta Chersevani, illustrerà il percorso di revisione. I componenti della Consulta che hanno lavorato al Codice - espressione di sensibilità etiche e culturali diverse - sono una trentina, tra i quali anche esperti 'laici', ovvero non medici, con competenze in giuridiche, legislative, filosofiche. Il confronto, inoltre, è stato poi esteso anche alle società scientifiche, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni di pazienti e di cittadini.
"Abbiamo cercato di disegnare un percorso - spiega il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco - dove sarà senz'altro legittimo dire 'non condivido', ma non sarà altrettanto legittimo dire 'io non c'ero'". Un percorso di condivisione che si riflette anche nel linguaggio, con un scelte semantiche non casuali. Ad analizzare queste scelte termenologiche sarà chiamata la linguista Raffaella Scarpa.
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