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Insettopiaday a Roma, famiglie unite sul web contro l'autismo

20 maggio 2014 | 14.51
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Insettopiaday a Roma, famiglie unite sul web contro l'autismo

(Adnkronos Salute) - Sarà a Roma il 23 maggio (in via dei Cerchi 75, dalle 16.00) l'appuntamento con 'Insettopia', la prima community dedicata ai genitori di ragazzi autistici. Un'iniziativa per fare un primo bilancio del progetto 'Insettopia', lanciato in occasione dell'ultima Giornata mondiale dell'autismo e promosso dal giornalista Gianluca Nicoletti, padre di Tommy, 16enne con autismo protagonista di un libro di successo edito da Mondadori. Insettopia è nata sul web come una città ideale per gli autistici, "dove vivere felici e sicuri, in contatto con chiunque ma protetti", spiega Nicoletti, presidente della Onlus Insettopia, all'Adnkronos Salute. Ma per rendere più reale questo luogo ideale occorre finalmente "una legge seria sull'autismo".

Anche per questo Nicoletti ha preso carta e penna chiedendo, con una lettera aperta rivolta ai senatori italiani, di approvare al più presto la legge sull'autismo. "E' nel massimo interesse di tutta la comunità di famiglie con persone autistiche vedere approvata una legge che riguarda" qualcosa come "600 mila famiglie, che hanno ogni giorno un rapporto diretto con questa realtà. Una legge che affronti seriamente temi quali la diagnosi precoce, l'inclusione scolastica con insegnati di sostegno formati specificamente sull'autismo, il futuro dei nostri figli dopo di noi". A Nicoletti sta a cuore in particolare la questione di un Fondo nazionale "che può anche consentire allo Stato di risparmiare in maniera notevole dando migliore assistenza alle persone autistiche e alle loro famiglie". I disegni di legge sull'autismo sono attualmente all'esame della Commissione permanente Igiene e sanità del Senato. Ebbene, "vogliamo fare lobby, far sentire ai senatori che esistiamo, spingere la legge e far vedere che c'è interesse da parte di tante famiglie che si prendono cura di questi bambini e ragazzi".

Fra le priorità, "informare in modo serio le persone sull'autismo, ma anche creare servizi minimi di base perchè la gente possa avere un po' di respiro. Basta ragazzi reclusi in casa dopo i 20 anni, ma per questo occorrono aiuti", spiega Nicoletti. "Purtroppo, in Italia l'approccio all'autismo, che si pensa debba interessare (pare) 600 mila famiglie, è stato sino a oggi assolutamente irrazionale e superficiale - si legge nella lettera aperta - La dice lunga il fatto che siamo l'unico Paese che ai convegni internazionali non sia in grado di fornire dati certi su quanti siano effettivamente i nostri autistici, quale sia il livello di soddisfazione sui servizi per le famiglie che devono gestirne un caso, quale sia il destino di questi ragazzi una volta maggiorenni".

"Auspichiamo che l'occasione data dall'esame dei ddl, in questo momento in corso in Commissione, possa divenire il viatico per dare finalmente un sostegno adeguato riguardo quella che rappresenta statisticamente la prima causa di disabilità, e che oggi grava pesantemente sui nuclei familiari in concreto abbandonati a se stessi". Primo momento per fare il punto della situazione sarà proprio l'Insettopiaday, dove verrà dato spazio anche alle famiglie: "Sarà un'occasione per confrontarci e raccontare quello che ci piacerebbe fare, ma anche per capire, se possibile, come farlo meglio. Basta però a essere 'trasparenti'". I genitori dei bambini e dei ragazzi autistici promettono che si faranno sentire.

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