(Adnkronos Salute) - E' la stata la prima città degli Stati Uniti a vivere l'incubo di un contagio di Ebola, ora Dallas si appresta a chiudere questa fase con la fine dell'isolamento per l'ultima persona che faceva parte del gruppo costretto a casa per 21 giorni dalle autorità sanitarie locali. Si tratta di un operatore sanitario che lavorava nel reparto dei rifiuti ospedalieri del Texas Health Presbyterian Hospita, l'ospedale dove era stato ricoverato il 'paziente zero' Thomas Duncan, deceduto l'8 ottobre. E dove sono state contagiate le due infermiere, poi guarite, che lo avevano assistito. In totale sono state 117 le persone monitorate durante l'emergenza Ebola a Dallas - riporta il 'New York Times' - solo tre i casi confermati, le due infermiere e Duncan appunto.
"Il Giorno del Ringraziamento viene in anticipo a Dallas - ha affermato il sindaco Clay Jenkins - siamo molto felici che sia finita questa fase che ha avuto inizio a Dallas con Eric Duncan". La città tira un sospiro di sollievo: "Siamo felici di aver raggiunto questo traguardo, ma la guardia rimane alta - avverte David Lakey, Texas Department of Health Services - Ci siamo riusciti attraverso il lavoro di squadra e un monitoraggio meticoloso che continueremo a fare per proteggere il Texas dall'Ebola".