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Sanità: allarme ex Opg, a Castiglione stop ingressi da fuori Lombardia

09 giugno 2015 | 16.29
LETTURA: 3 minuti

Causa sovraffollamento porte chiuse ai pazienti da fuori Lombardia, Regione scrive a ministero Giustizia

L'ex Opg di Castiglione delle Stiviere
L'ex Opg di Castiglione delle Stiviere

La Lombardia lancia l'allarme ex Opg e chiude gli ingressi di pazienti da fuori regione nella struttura mantovana di Castiglione delle Stiviere, dove gli ospiti hanno ormai superato i 220 di cui 31 arrivati dal 1 aprile (data ufficiale di chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari) al 26 maggio da Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Calabria e Liguria. Una situazione che rischia di andare ben oltre il 'tutto esaurito': Regione Lombardia e azienda ospedaliera Carlo Poma di Mantova parlano di "sovraffollamento" e "saturazione" di Castiglione, a causa del ritardo nell'attivazione delle Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) previste sul territorio nazionale per assorbire i pazienti nell'era post-Opg.

L'accoglienza di 8 liguri era prevista da uno specifico accordo, ma gli arrivi dalle altre regioni hanno prodotto una condizione che ha costretto la Direzione strategica del 'Poma' a chiedere aiuto alla Direzione generale Salute della Regione. E così da Palazzo Lombardia è partita nei giorni scorsi una nota ufficiale al ministero della Giustizia, Direzione generale detenuti, per comunicare "di aver dato disposizione al Sistema polimodulare di Rems provvisorie di Castiglione delle Stiviere di non accettare più pazienti da altre regioni, fino a una sostanziale modifica migliorativa delle attuali condizioni di sovraffollamento".

Lo riferisce la stessa Ao mantovana, spiegando che "la risposta del ministero mette in luce la criticità legata alla mancata individuazione o attivazione, da parte di alcune Regioni, delle Rems a seguito della definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari imposta dalla legge, con la conseguente necessità da parte del Dipartimento di disporre le assegnazioni e i trasferimenti degli internati verso le sole strutture effettivamente attive". Da qui il sovraffollamento dell'ex Opg di Castiglione e la denuncia: "Sicurezza a rischio".

Ao Mantova, ministero risponde che letti disponibili sono nettamente insufficienti

"Come più volte evidenziato - si legge nella missiva del ministero della Giustizia, secondo quanto riportato dal Poma di Mantova - il numero complessivo dei posti letto disponibili alla data di chiusura degli Opg, corrispondente complessivamente a 448 posti letto, si è rivelato nettamente inferiore al numero degli internati".

Il problema, però, è che "i provvedimenti in questione sono intrapresi in osservanza di misure detentive disposte dall'Autorità giudiziaria, che devono essere obbligatoriamente eseguite. In considerazione di ciò - continua la lettera - la definizione di assegnazione 'incongrua' non attiene alla competenza di questa amministrazione".

La Direzione generale detenuti del ministero, prosegue l'azienda ospedaliera lombarda, "fa inoltre presente di aver sollecitato - e assicura che proseguirà in questo intento - le Regioni che, pur avendo dato comunicazione (in ottemperanza all'Accordo sancito in Conferenza unificata il 26 febbraio 2015) dell'attivazione, a partire dal 1 aprile, di una o più Rems nel proprio territorio, non hanno dato alcuna notizia della loro effettiva entrata in funzione".

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