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Bertone devolve 150mila euro all'ospedale Bambino Gesù

19 dicembre 2015 | 13.44
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Il cardinale all'Adnkronos: "Dalla vicenda un danno al nosocomio ma soprattutto a me"

Bertone devolve 150mila euro all'ospedale Bambino Gesù

"Dopo aver chiarito la mia totale estraneità alla vicenda, ho deciso di aiutare un progetto di ricerca, per manifestare il mio attaccamento e la mia dedizione al Bambino Gesù, così come ho fatto precedentemente con il Gaslini di Genova". Così l'ex segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, all'Adnkronos, racconta quanto anticipato dalla presidente Mariella Enoc, di voler devolvere 150mila euro all'ospedale pediatrico.

"La presidente Enoc mi ha presentato un progetto di ricerca sulle malattie rare - ha proseguito - e io ho accettato". Bertone non nasconde come la vicenda abbia "arrecato un danno materiale e morale al Bambino Gesù ma soprattutto un enorme danno morale a me che sono, da salesiano, un uomo dedito all'educazione e all'aiuto dei bambini e dei ragazzi. Questo è nel mio dna e nella mia storia", ha concluso Bertone.

"Il cardinale Bertone, pur non essendo responsabile di quanto accaduto, ha riconosciuto che la vicenda nel suo complesso ha arrecato un danno, e dunque ha deciso di venirci incontro, devolvendo una somma di 150 mila euro" aveva riferito stamattina Mariella Enoc, presidente dell'ospedale pediatrico, a margine della visita del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, presso il nosocomio capitolino.

I fatti a monte del gesto, oggetto di chiarimento da parte delle autorità competenti, riguardano la nota vicenda della ristrutturazione dell'appartamento romano in cui vive il cardinale.

Mariella Enoc si è rivolta con una lettera al cardinale Bertone ringraziandolo "molto per la donazione che vorrà fare al nostro ospedale. Con questa donazione i nostri ricercatori daranno un nome a malattie rare da cui sono affetti oggi circa 50 bambini. Dare un nome vuol dire fare diagnosi e rendere possibile la cura".

LA VISITA DI PAROLIN - "Un grande grazie. Grazie per quello che fate, grazie per la passione che vi contraddistingue". Con queste parole il cardinale Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha voluto portare "la gratitudine e la riconoscenza" di Papa Francesco ai medici, agli infermieri, ai ricercatori e a tutto il personale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, in occasione della consueta visita per gli auguri di Natale. "Il Papa vi vuole bene", ha detto Parolin.

Il cardinale è stato accolto davanti al Dipartimento di emergenza e accettazione del nosocomio da un gruppo di piccoli pazienti ricoverati con le loro famiglie. Ha quindi visitato i reparti di Oncologia, Pediatria e Immunoinfettivologia. Davanti alla Cappella si è soffermato con le suore e i cappellani del Bambino Gesù, che gli hanno mostrato la Porta della Speranza realizzata in occasione del Giubileo dai pazienti della Scuola in ospedale. Il Segretario di Stato ha quindi incontrato il Consiglio di amministrazione dell'ospedale e il Consiglio direttivo della nuova Fondazione Bambino Gesù Onlus.

"Il Bambino Gesù è al Papa molto caro ed è oggetto dei suoi pensieri e di tutti i suoi auguri. Attraverso la mia presenza intende testimoniare che il Papa vuole bene all'ospedale pediatrico Bambino Gesù e a quanti di esso si occupano", ha aggiunto il cardinale Parolin, portando il saluto del Santo Padre a tutti i dipendenti presenti, sia della sede del Gianicolo che di quelle di San Paolo, Palidoro e Santa Marinella, collegate in videoconferenza.

"Sappiate di essere guardati, seguiti e sorretti dall'interessamento e dalla gratitudine del Vicario di cristo - ha proseguito il segretario di Stato vaticano - Vi sono moltissime ottime persone che si occupano di questo ospedale. Il Papa si fida di esse, perché sa che la loro opera è fatta di intelligenza, sagacia e ricerca delle cure migliori per dare soluzione equa e soddisfacente ai numerosi problemi".

Riprendendo le parole di Paolo VI nella sua visita all'ospedale del capodanno del 1968, il cardinale Parolin lo ha definito "una eletta, bella e complessa istituzione. Una grande opera di carità del Papa e della Chiesa per l'intensa attività di ricerca scientifica e per gli interventi di avanguardia che lo rendono rinomato".

"La mia visita - ha concluso - vuole avere soprattutto il sapore della gratitudine e della riconoscenza. Grazie per quello che fate. Grazie per la passione che vi contraddistingue".

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