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Virus Zika, a rischio contagio 3-4 milioni di persone. Lunedì riunione Oms

28 gennaio 2016 | 16.31
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Alcune persone in osservazione al 'Rosales National Hospital' di San Salvador per il virus Zika (AFP PHOTO) - (AFP)
Alcune persone in osservazione al 'Rosales National Hospital' di San Salvador per il virus Zika (AFP PHOTO) - (AFP)

Lunedì 1 febbraio a Ginevra si riunirà il Comitato d'emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per discutere della situazione internazionale sul virus Zika. "L'Oms profondamente preoccupato per la situazione in rapida evoluzione del virus Zika", ha sottolineato Margharet Chan, direttore generale dell'Organizzazione.

L'Oms prevede che il virus potrebbe colpire tra 3 e 4 milioni di persone. A dirlo è Marcos Espinal, esperto di malattie infettive presso l'Ufficio regionale delle Americhe dell'Oms, senza specificare però in quale lasso di tempo questi casi attesi si potrebbero verificare.

Dal quartier generale di Ginevra, il direttore generale Margaret Chan ha sottolineato che la diffusione della malattia, trasmessa dalle zanzare, si trasformata da una minaccia lieve a una di proporzioni allarmanti. Il Brasile ha segnalato 3.893 casi sospetti di microcefalia e la direttrice dell'Oms ha spiegato che anche se non è ancora stata stabilita una relazione causale diretta tra infezione da virus Zika e malformazioni alla nascita, c'è un "forte sospetto" che esista.

Ecco le zone interessate, in tutto 25: Brasile, Colombia, Suriname, Paraguay, Venezuela, Guyana francese, Equador, Guyana, Bolivia, Guatemala, El Salvador, Messico, Panama, Honduras, Martinica, Saint Martin, Haiti, Barbados, Guadalupa, Porto Rico, Repubblica Domenicana, Capo Verde, Thailandia, Indonesia (isola di Sulawesi), Isole del Pacifico.

La malattia generata dal virus "nel 25% dei casi decorre in maniera asintomatica". Lo spiega Antonio Chirianni, presidente della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit), che aggiunge come "nella maggior parte dei casi la sintomatologia è lieve manifestandosi con febbricola, esantema, congiuntivite. Al momento - ricorda - il problema più importante è che sembra che ci siano bambini, nati da donne che hanno avuto l’infezione durante la gravidanza, che hanno presentato una microcefalia".

Le raccomandazioni attuali prevedono che tutte le persone che presentano febbre nelle 2 settimane successive al rientro da zone endemiche devono essere valutate in un centro specialistico" ricorda la Simit, aggiungendo che è utile, per chi si reca in zone endemiche, prevenire le punture delle zanzare coprendo la superficie cutanea quanto più possibile, evitando di esporsi in particolare al tramonto, usando repellenti e dove richiesto anche utilizzando tende. Non esiste alcun vaccino contro il virus Zika né alcun tipo di terapia.

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