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Zika, gli esperti: possibile contagio via saliva e urine. In Colombia 3 morti con rara sindrome nervosa

06 febbraio 2016 | 11.39
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Carnevale senza baci in Brasile

(Fotogramma) - (Fotogramma)
(Fotogramma) - (Fotogramma)

Il virus Zika potrebbe essere trasmesso anche attraverso saliva e urine. Per la prima volta scienziati brasiliani hanno infatti trovato tracce del microrganismo trasmesso dalla zanzara Aedes aegypti in campioni dei due liquidi biologici prelevati da pazienti con sintomi dell'infezione, ipotizzando quindi un possibile contagio anche attraverso queste vie. Un sospetto che, precisano, deve ancora essere confermato attraverso ulteriori test.

A dare l'annuncio è stato Paulo Gavel, presidente dell'Istituto pubblico di ricerca Ossa Crud Foundation (Fisc). "Il significato di questa scoperta deve ancora deve essere chiarito - ha puntualizzato Gavel - Il fatto che ci sia un virus attivo in grado di infettare urine e saliva non significa automaticamente sia possibile contagiare altre persone attraverso queste due vie".

La nuova allerta arriva proprio in concomitanza con l'inizio delle sfilate del Carnevale brasiliano. Nelle scorse ore le autorità sanitarie avevano già espresso timori sulla possibilità che in questi giorni di festa i contatti ravvicinati possano amplificare ulteriormente l'epidemia, ma ora il ministero della Salute del Paese sudamericano ha aggiornato le sue raccomandazioni raccomandando anche di non condividere oggetti di uso personale come spazzolini da denti e occhiali, e di lavarsi spesso le mani.

In merito all'ipotesi di contagio via saliva e urine, gli specialisti della Oswaldo Cruz Foundation (Fiocruz), istituzione scientifica brasiliana per lo sviluppo e la ricerca in campo biomedico, consigliano particolare attenzione alle donne incinte a causa della possibile correlazione - fortemente sospettata dall'Organizzazione mondiale della sanità - tra il virus Zika e i casi di microcefalia nei bimbi nati da madri infettate in gravidanza. Le future mamme dovrebbero evitare la folla e non condividere bicchieri o altri oggetti che entrano in contatto con la bocca. Dall'altra parte, "le persone che hanno contatti con donne in gravidanza e mostrano sintomi di Zika hanno una responsabilità in più", ammonisce il presidente della Fiocruz, Paulo Gadelha.

Dopo l'annuncio degli scienziati brasiliani, invita alla cautela Maria Rita Gismondo, responsabile del Laboratorio di microbiologia dell'ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento nazionale per le emergenze infettivologiche insieme all'Istituto Spallanzani di Roma. "Perché avvenga il contagio per via salivare non basta la presenza del virus nel liquido biologico - spiega l'esperta all'AdnKronos Salute - Quello che conta per rendere possibile la trasmissione è la carica virale, ossia la quantità di microrganismo attivo. Il contagio è possibile solo se c'è abbastanza virus, quindi al momento si tratta solo di un'ipotesi su cui è giusto lavorare".

Intanto cresce l'allarme per il possibile legame tra il virus Zika e la rara sindrome neurologica di Guillain-Barré, che provoca una progressiva paralisi agli arti iniziando da quelli inferiori. In Colombia, il ministro della Salute Alejandro Gaviria ha confermato la morte di 3 persone che erano state infettate da Zika e hanno sviluppato la patologia nervosa. Secondo quanto riferito dal responsabile della Sanità del Paese sudamericano, il secondo più colpito da Zika dopo il Brasile, esiste un "legame causale" tra il virus, la malattia di Guillain-Barré e i 3 decessi, riferisce la Bbc online.

Le 3 morti sono state registrati nel dipartimento di Antioquia: 2 a Turbo e una a San Andres. E altri 6 decessi sono allo studio per un possibile legame con il virus Zika, ha spiegato Martha Lucia Ospina, a capo del National Health Institute colombiano. "Abbiamo confermato e attribuito a Zika i 3 decessi", ha affermato, sottolineando come le 3 morti siano state "precedute dalla sindrome di Guillain-Barré", che pure è di rado fatale. "Altri casi di decessi collegati a Zika stanno emergendo - ha avvertito - Il mondo sta realizzando che l'infezione può essere mortale. Il tasso di mortalità non è molto alto, ma esiste".

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