Due ricerche separate, condotte in Brasile, hanno identificato tracce di virus Zika nel cervello di due bimbi nati con microcefalia. Lo hanno annunciato i ricercatori della Pontifical Catholic University (Puc) e della Federal University of Rio de Janeiro (Ufrj), i cui risultati sono stati confermati dall'Oswaldo Cruz Foundation, centro di ricerca di punta dell'America Latina. I ricercatori di un laboratorio della Puc avevano già dimostrato che il virus può essere trasmesso da una donna incinta al suo bambino. Ora hanno identificato il virus nel tessuto cerebrale infiammato di due bimbi morti poco dopo la nascita.
"Possiamo vedere che c'è un legame tra Zika e microcefalia", dice Lucia Noronha, coordinatrice dello studio Puc. Risultati simili erano emersi anche dalle ricerche condotte dai Centers for Disease Control and Prevention americani e da un laboratorio in Slovenia, anche se nessuna indagine finora ha potuto dimostrare una relazione causa-effetto tra Zika e i casi di microcefalia.
"L'infezione da virus Zika può causare una serie di malformazioni cerebrali, non solo la microcefalia. Un bambino può essere nato con una testa di dimensioni normali, ma avere un'altra malformazione. Noi abbiamo visto alterazioni del talamo e dello sviluppo del cervelletto, tra gli altri problemi", spiega Amilcar Tanuri, scienziato dell'Ufrj. Questo ateneo ha anche scoperto la sequenza genomica del virus Zika nei cervelli dei due bimbi studiati.