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Beneficenza

Il medico dal cuore d'oro che canta De Andrè e regala ecografi

23 aprile 2016 | 12.39
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Nella foto Antonello Persico
Nella foto Antonello Persico

Un passione infinita per la musica di Fabrizio De Andrè, trasformata in strumento di beneficenza. E' quanto è riuscito a fare Antonello Persico, chirurgo pediatrico dell'ospedale di Pescara, che in 20 anni di concerti con la sua band, 'Arbor', ha raccolto oltre 200mila euro utilizzati per comprare due ecografi, strumentazione diagnostica varia e diverse attrezzature per il reparto di chirurgia pediatrica dell'ospedale civile pescarese, ma non solo.

"Ho iniziato ad amare De Andrè quando avevo 14 anni e non ho mai smesso - racconta il medico all'Adnkronos Salute - con gli 'Arbor' reinterpretiamo i suo successi, ultimamente soprattutto l'album 'Anime salve'. Dal 1996 abbiamo iniziato a dedicarci ad un'attività dal vivo per beneficenza, raccogliendo più di 200mila euro, e così siamo riusciti con l'associazione 'Amico' ha ad aiutare i reparti che ospitano tanti piccoli pazienti".

Il prossimo concerto degli 'Arbor' - ha ricordato Persico che ha conosciuto personalmente l'autore della 'Guerra di Piero' - sarà a L'Aquila il 29 maggio grazie all'Asl di Avezzano-Sulmona-L'Aquila, e il ricavato dello spettacolo andrà al reparto di chirurgia senologica dell'ospedale de L'Aquila. Nella sua classifica del cuore dei brani di De Andrè, il chirurgo mette: " 'Tre madri', 'Smisurata preghiera' - ricorda - che è il testamento spirituale di Fabrizio e poi 'Le passanti'".

Accanto alla passione per la chitarra e gli spartiti, Persico ha coltivato anche quella per la 'clown-terapia'. "La pratico da 20 anni - sottolinea il chirurgo - quando ancora non se ne parlava, ho iniziato imparando giochi di prestigio da un amico. E non è stato facile fare accettare questo approccio di assistenza al paziente all'interno dell'ospedale. Devo ringraziare il mio primario e i colleghi che hanno capito l'importanza per i bambini ricoverati di avere questa possibilità di rapporto di cura ludico nel corso dell'ospedalizzazione".

L'ultima impresa del chirurgo-musicista è un progetto con i colleghi anestesisti. "Il martedì i clown accompagnano i bimbi in sala operatoria - conclude Persico - facendoli ridere e tranquillizzando, evitando così la fase di pre-anestestia per gli interventi di chirurgia pediatrica".

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