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La storia

Da Shanghai al Gaslini di Genova, 26 ore di volo per salvare un neonato

27 luglio 2016 | 16.15
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Sono state necessarie circa 26 ore di volo a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica militare (31° Stormo di Ciampino) per portare in Italia da Shanghai un neonato di 5 settimane di vita, nato in Cina da una coppia italiana. Il piccolo è affetto da una grave e rarissima patologia neonatale, ed era stato dichiarato incurabile dai medici cinesi, riferiscono gli specialisti dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova (Uoc Patologia e terapia intensiva neonatale) che hanno risposto alla richiesta di aiuto e sono partiti per andare a prendere e assistere personalmente il bambino.

I genitori si erano rivolti al Consolato generale d'Italia a Shanghai che ha seguito la vicenda in stretto raccordo con la Farnesina e ha inoltrato la richiesta di volo umanitario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mercoledì 20 luglio ha autorizzato l'Aeronautica militare. Con la regia del ministero degli Affari esteri, è stato possibile dare il via rapidamente all'operazione per rimpatriare il piccolo. L'aereo è decollato da Ciampino all'alba di venerdì 22 luglio, ha imbarcato a Genova l'équipe del Servizio di trasporto d'emergenza neonatale del Gaslini - composta dal responsabile Carlo Bellini, dal medico Francesco Campone e dalle infermiere professionali Simona Serveli e Tiziana Cinti - e dopo 13 ore di volo è atterrato all'aeroporto di Shanghai, dove erano già presenti sulla pista l'ambulanza con il bimbo, i genitori e il Console generale a Shangai Stefano Beltrame che ha coordinato l'operazione in Cina.

Sabato 23 luglio alle 13,30 l'atterraggio a Genova e il trasferimento del neonato al Gaslini per le cure necessarie. "Questa eccezionale missione - mai tentata prima dalla Aeronautica militare con un volo così lungo e un neonato così grave - è stata compiuta in una manciata di ore dall'inizio dell'esigenza, attraverso un grande lavoro di coordinamento", commenta il direttore sanitario del Gaslini, Silvio Del Buono. "Le condizioni cliniche del piccolo sono ancora molto delicate, ma siamo orgogliosi di essere riusciti a 'riportarlo a casa' per offrirgli le migliori cure". I professionisti dell'Irccs "sono al suo servizio per ridargli una speranza".

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