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In Puglia record aggressioni a medici, al via campagna

22 marzo 2017 | 18.15
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Omceo Bari - Omceo Bari
Omceo Bari - Omceo Bari

"In Puglia è record di aggressioni ai medici. Chi aggredisce un medico, aggredisce se stesso. Difendiamo i medici, difendiamo la nostra salute". E' lo slogan che campeggia sui poster 6X3 in affissione da questa settimana nella Regione per la campagna lanciata dall'Ordine dei medici di Bari. Due le immagini, sui manifesti, dei camici bianchi vittime di violenza: una dottoressa con un evidente ematoma al viso e un paziente che si colpisce da solo con un pugno. "La campagna vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su una situazione drammatica - dice Filippo Anelli, presidente dell’Omceo Bari - non possiamo permetterci che l’attenzione cali quando si spengono i riflettori dei media, il giorno dopo ogni evento di violenza. E' ora di prendere provvedimenti che garantiscano la sicurezza di operatori e cittadini".

"La campagna - spiega l'Ordine barese - nasce infatti come risposta al clima di insicurezza e di episodi di violenza che hanno portato la Puglia in cima alla lista per aggressioni ai danni dei medici: prendendo in considerazione il periodo 1984-2016 la nostra regione è quella con il maggior numero di episodi di violenza ai danni dei medici e presenta un netto divario rispetto alle altre, pesando per il 26% sul totale, contro il 16% della Sicilia e il 13% della Lombardia e di Sardegna, le regioni che seguono per 'pericolosità'".

Una lunga scia di violenza che, continua l'Ordine, "ha simbolicamente inizio nel 1999 con l’assassinio della dottoressa Maria Monteduro nelle campagne di Castrignano del Capo, continua con innumerevoli episodi spesso dimenticati e culmina con la morte a Bari della psichiatra Paola Labriola nel 2013".

Ultime aggressioni in ordine di tempo, quella di Ascoli Satriano del 30 gennaio scorso e quella di Statte di qualche settimana fa, entrambe avvenute all’interno dei locali della guardia medica ai danni di medici in servizio. Eppure, poco è stato fatto nella nostra regione per fronteggiare questa situazione drammatica, anche dopo i drammatici episodi degli ultimi anni che hanno ricevuto l’attenzione dei media.

Recentemente tutti gli Ordini dei medici pugliesi hanno chiesto al presidente Michele Emiliano, in una lettera aperta, che la Regione procedesse con un’indagine per verificare che tutte le procedure in tema di sicurezza dei lavoratori siano state poste in essere, così come previsto dalle raccomandazioni in materia emanate dal ministero della Salute.

Inoltre, gli Ordini hanno chiesto che venga istituito un Osservatorio regionale sulla sicurezza degli operatori della sanità pugliese, che possa analizzare eventuali episodi di violenza, quali 'sentinelle' di possibili criticità, e sviluppare adeguate linee guida per la tutela dei lavoratori.

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