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Tecnologie digitali e avatar da Nobel, all'Iss apre il Museo della sanità

21 aprile 2017 | 14.48
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Walter Ricciardi e Sergio Mattarella al Museo dell'Iss - Iss
Walter Ricciardi e Sergio Mattarella al Museo dell'Iss - Iss

Tecnologie digitali e interattive ma anche avatar 'da Nobel' per guidare i visitatori alla scoperta della scienza, della medicina e della ricerca per la salute. E' hi-tech il nuovo Museo di sanità pubblica dell'Istituto superiore di sanità (Iss), inaugurato oggi dal presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella alla presenza dei ministri della Salute Beatrice Lorenzin e dei Beni culturali Dario Franceschini, a conclusione delle celebrazioni dell'83.esimo anno dall’istituzione di quello che è il più antico e il più grande Istituto di sanità pubblica in Europa.

Il museo 'a tema' sanitario dell'Iss, aperto al pubblico, ha sede nella storica sala del Giardino d'inverno dell’Istituto. Sarà oggetto di visite guidate (previa prenotazione) anche da parte delle scuole che potranno così sfruttare la capacità di coinvolgimento delle più moderne tecnologie utilizzate per favorire il rapido apprendimento dei contenuti delle quattro sezioni del museo. Due coppie di Premi Nobel, Rita Levi Montalcini e Enrico Fermi e poi Ernst Boris Chain e Daniel Bovet, daranno il benvenuto ai visitatori nel museo. I loro avatar accoglieranno gli ospiti e, dialogando fra loro, li introdurranno ai temi della scienza, alle atmosfere di quegli anni, ma anche alle implicazioni etico-sociali del progresso scientifico e tecnologico.

Il museo, interattivo ed esperienziale, sfrutta le più recenti tecnologie digitali per spiegare con linguaggio comprensibile a tutti il valore della ricerca scientifica e dei suoi frutti. Progettato e realizzato in collaborazione con Palazzo della salute secondo i principi che hanno ispirato nel 2015 la realizzazione del Musme (Museo della storia della medicina di Padova), dove la storia delle scienze mediche si sposa con le più avanzate tecnologie multimediali, il museo dell'Iss nasce per stimolare la partecipazione attiva dei cittadini nell’acquisizione delle conoscenze scientifiche. "Lo abbiamo voluto per farne un polo di diffusione della cultura scientifica - spiega Walter Ricciardi, presidente dell’ISS - perché la sua crescita è strettamente connessa alla tutela della salute pubblica".

"Abbiamo immaginato la custodia della tradizione e della storia come rivolta al futuro, offrendo ai cittadini uno strumento in più per acquisire conoscenze e, alla fine di ogni sezione, mettersi alla prova attraverso un test interattivo", aggiunge Ricciardi.

Il museo è aperto a tutti i cittadini, con un'attenzione particolare alle scuole: insegnanti e allievi entreranno nel mondo scientifico attraverso modalità multisensoriali che impegnano l’apparato uditivo e visivo. I visitatori potranno osservare, per esempio, il video storico nel quale si mostra la lotta contro la malaria, i modelli di insetti e zanzare in una teca e verrà riprodotta, azionando una macchina a vapore, l’erogazione del Ddt, mentre sarà possibile ascoltare il ronzio delle zanzare.

Nel viaggio tra passato e futuro sarà possibile, inoltre, ammirare e sfogliare elettronicamente il Fondo libri rari e di pregio dell’Iss, costituito da oltre mille esemplari di volumi antichi a stampa pubblicati fra il 1504 e il 1830 in cui si distinguono tre manoscritti, 104 cinquecentine, 162 seicentine, 814 settecentine, 73 volumi dell’Ottocento. Della collezione fa parte anche la serie di 17 disegni anatomici realizzati da Antonio Canova acquistati dall’Istituto nel 1943. L’89% dei libri è edito in lingua italiana e latina, il 10% in francese e l'1% in altre lingue.

Il percorso è diviso in quattro sezioni: la prima è dedicata alla genesi dell’edificio dell’Iss; la seconda è stata costruita per parlare degli strumenti, dei laboratori, delle persone; la terza celebra il Fondo dei Libri rari della biblioteca dell’Istituto; la quarta è dedicata a tematiche attuali e a progetti scientifici.

"L’ultima sezione è invece riservata a progetti divulgativi - spiega Ricciardi - dove useremo modalità innovative per parlare di scienza. Da qui partiranno, per esempio, mostre itineranti nel Paese dedicate ai temi più importanti ed attuali di sanità pubblica e ai progressi della medicina. Mai come oggi, infatti, cittadini consapevoli possono contribuire attraverso i propri comportamenti a tutelare la salute pubblica e i successi ottenuti grazie ai frutti della ricerca. Vogliamo assolutamente risalire la classifica dei paesi con maggiori competenze diffuse in tema di salute, in cui oggi l’Italia occupa il penultimo posto. Il Museo dell’Iss e le iniziative culturali collegate sono il nostro concreto contributo". Sarà possibile visitare il museo dell'Iss solamente su prenotazione scrivendo a: museo@iss.it.

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