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Vaccini, Lorenzin: "Non c'è bisogno di chiarimenti con Fedeli"

17 maggio 2017 | 18.57
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"Non c'è bisogno di avere nessun chiarimento con il ministro Fedeli. Adesso stanno lavorando gli uffici sugli aspetti tecnici". A sottolinearlo a Milano, a margine di un convegno a porte chiuse sulle falsificazioni in sanità, è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in riferimento al decreto sull'obbligo vaccinale nelle scuole promosso dal dicastero di Lungotevere Ripa e alle posizioni espresse dal ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli.

Lorenzin conferma anche che la discussione sul testo è fissata per il prossimo Cdm. "Non ho notizie diverse. Gli uffici sono in una fase preliminare tecnica di studio". Una fase che si svolge "tra il nostro ufficio legislativo, quello del Miur, e la presidenza del Consiglio".

Intanto Angelo Ricci, presidente della Federazione italiana associazioni oncoematologia pediatrica-Fiagop Onlus, in riferimento al decreto in arrivo, ha indirizzato alla ministra dell'Istruzione Fedeli - in merito alle sue dichiarazioni sulla responsabilità delle famiglie - una lettera: "Gentile Signora Ministro, mi rivolgo a Lei a nome delle associazioni dei genitori e prima ancora dei bambini e degli adolescenti oncologici che rappresento, per chiederle in che modo vuole tutelare e garantire il diritto alla salute e all'istruzione dei piccoli pazienti".

Ricci osserva che una "eventuale sanzione comminata ai genitori non sostituirà la vaccinazione e quindi non sarà in grado di proteggere" i ragazzi più fragili.

"I giovani pazienti oncologici che si sottopongono a terapie per contrastare la malattia, così come coloro che hanno subito un trapianto di midollo osseo - sottolinea Ricci - vivono in condizione di immunodepressione, vale a dire il loro sistema immunitario funziona meno efficacemente o addirittura non funziona affatto e quindi sono particolarmente vulnerabili a virus e batteri", evidenzia il presidente dell'Onlus che rappresenta 30 associazioni di genitori di giovanissimi affetti da cancro o leucemia, attive su tutto il territorio italiano.

Commentando un'intervista dei giorni scorsi al ministro, secondo cui "è responsabilità del genitore se il figlio entra a scuola in modo sano - ricorda la Fiagop - e di conseguenza è necessario che a essere 'puniti' siano i genitori attraverso apposite sanzioni nei casi in cui non venissero effettuati i vaccini previsti per legge", Ricci fa notare che l'eventuale sanzione ai genitori nulla potrà per "garantire la salute a quei bambini e ragazzi che, a causa del sempre più basso e pericolosamente depotenziato effetto gregge, potrebbero ammalarsi in modo grave per il solo fatto di frequentare scuole, luoghi di aggregazione, palestre o anche solo mezzi di trasporto collettivo".

"Se la Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, assumendo questa posizione si ledono i diritti dei più fragili - avverte il presidente dei genitori con figli malati di cancro -. La mia speranza è che la politica e le Istituzioni non trascurino di salvaguardare il diritto a una vita piena a coloro che, per aver salva quella stessa vita, lottano ogni giorno".

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