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Salgono a 33 i casi di legionella a Bresso, grave un uomo ricoverato a Catanzaro

27 luglio 2018 | 18.21
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La fontana decorativa del mappamondo a Bresso, chiusa in via precauzionale dal 18 luglio. Un test ha rilevato la presenza del batterio - ADNKRONOS SALUTE
La fontana decorativa del mappamondo a Bresso, chiusa in via precauzionale dal 18 luglio. Un test ha rilevato la presenza del batterio - ADNKRONOS SALUTE

"Con 6 nuove segnalazioni, tra ieri sera e questa mattina, sono 33 i cittadini di Bresso che hanno contratto il batterio della legionella. Tre di loro si sono presentati all'ospedale Bassini, fortunatamente in buone condizioni, tanto che solo uno è stato ricoverato e gli altri due hanno ricevuto la terapia antibiotica da fare a casa; due si sono rivolti all'ospedale Niguarda, ricoverati ma sempre con un quadro clinico non preoccupante; uno si trova ricoverato all'ospedale Mater Domini di Catanzaro". Ad aggiornare al rialzo venerdì 27 luglio il bilancio del focolaio di legionella, che in questi giorni ha fatto 3 vittime a Bresso, è l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

Da Catanzaro invece arriva la notizia che è in condizioni molto gravi il paziente proveniente da Bresso e ricoverato in Calabria, in una sala di isolamento della Terapia intensiva dell'ospedale di Germaneto (Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini di Catanzaro), con diagnosi di "insufficienza respiratoria grave secondaria a polmonite da legionella".

"Nonostante non si arresti il numero dei casi segnalati" nel comune alle porte di Milano, sottolinea l'assessore, "dei 20 pazienti trasferiti al Niguarda 6 sono stati dimessi, gli altri sono stabili e in via di guarigione; al Bassini sono 6 i pazienti ricoverati, ma nessuno in situazione critica".

Sale anche il numero dei campioni prelevati dagli esperti nell'area del contagio. "Sono in corso presso il Laboratorio di prevenzione di Ats le analisi di 208 campioni prelevati presso 29 abitazioni e 15 siti sensibili esterni - conclude Gallera - i cui primi esiti definitivi saranno pronti tra qualche giorno". Ieri però sono stati resi noti i primi riscontri sulla presenza del batterio della legionella. I risultati definitivi disponibili erano quelli di circa 12 campioni prelevati in 3 case di persone colpite. Solo quelli relativi a un'unica abitazione sono risultati positivi: in tutte le sorgenti d'acqua della casa è stata rilevata una concentrazione del batterio significativa per la salute umana. Il batterio è stato rilevato anche in una fontana cittadina - la fontana decorativa del mappamondo, chiusa in via precauzionale già dal 18 luglio - ma saranno gli esiti delle analisi in corso a dire in che misura era presente.

Dall'inizio del verificarsi dei casi di legionellosi, anche il Gruppo Cap, che gestisce la rete idrica di tutti i Comuni della Città metropolitana di Milano, compreso Bresso, ha eseguito prelievi - a partire già dal 19 luglio - in 13 punti dell'acquedotto pubblico nell'area cittadina (compresi pozzi, impianti di stoccaggio e casa dell'acqua). I controlli analitici sono stati ripetuti in data 24 luglio dai laboratori del Gruppo Cap e da laboratori esterni. I risultati dello screening con il metodo Pcr hanno escluso la presenza di Legionella. In via precauzionale, il 26 luglio è stata messa in atto dai tecnici la sanificazione con cloro del pozzo di Via Lurani. L'Ats e il Gruppo Cap stanno in questi giorni continuando le indagini e le analisi sul territorio e sull'acquedotto, per approfondire e confermare i primi risultati.

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