Una buona e una cattiva notizia per il Crarl, il Centro di riferimento alcologico regionale del Policlinico Umberto I di Roma che rischiava di chiudere per la scadenza, a fine 2018, dei contratti ai lavoratori della struttura. La buona notizia è la pubblicazione della delibera del direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria del Policlinico Umberto I, nella quale "vengono prorogati i contratti di Co.co.co dei professionisti titolari e non di partita Iva afferenti al Crarl per il periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2019", e viene specificato "di limitare la proroga dei rapporti di collaborazione in questione al semestre 1 gennaio - 30 giugno 2019, periodo congruo per il trasferimento all'Asl Roma 1". C'è dunque in vista un trasferimento per la struttura.
Prima di Natale per il Crarl c'è stata una vera propria mobilitazione, con la raccolta di oltre 5mila firme e infine la decisione della Regione Lazio di intervenire per scongiurare la chiusura con le parole dell'assessore Alessio D'Amato: "Non ci sarà nessuna chiusura né interruzione di attività". Una promessa mantenuta, ma con la sorpresa del 'trasloco' all'Asl Roma 1. A quanto apprende l'Adnkronos Salute, l'Azienda sanitaria al momento non ha nessun tipo di informazione riguardo a un prossimo trasferimento del Crarl. Per i lavoratori del Centro alcologico, che rischiavano di restare a casa, è arrivata "una boccata d'ossigeno" in un momento di grande difficoltà per il loro futuro, ma essi stessi non nascondono dubbi di fronte a un trasferimento che, sostengono, metterebbe "in difficoltà prima di tutto i pazienti che vengono seguiti e le loro famiglie".