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Intramoenia, in calo i medici che la scelgono

12 febbraio 2019 | 08.49
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Medici in corsia
Medici in corsia

Il numero di medici che esercitano l'attività libero professionale intramuraria, o intramoenia, è "diminuito passando da 59.000 unità relative all’anno 2012, pari al 48% del totale dei medici, a 51.430 unità nel 2016, pari al 43,3% del totale dei dirigenti medici del Servizio sanitario nazionale (Ssn)". E' quanto emerge dall’ultima Relazione al Parlamento del ministero della Salute sullo stato di attuazione dell’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria nel 2016. In media, nel Ssn il 47,3% dei dirigenti medici, operanti nel Ssn a tempo determinato e a tempo indeterminato con rapporto esclusivo, esercita la libera professione intramuraria.

Dal punto di vista dei guadagni, però, tornano a salire gli incassi complessivi delle azienda sanitarie: "Nel 2016 hanno raggiunto 1,120 miliardi contro 1,118 miliardi del 2015. Ai medici sono andati 881 milioni (nel 2015 erano 890) mentre alle aziende sono rimasti 238 milioni (228 nel 2015) a confermare un trend di crescita (nel 2011 i ricavi per le aziende erano di 176 mln)".

La rilevazione evidenzia un’estrema variabilità del fenomeno tra le Regioni, sia in termini generali di esercizio dell’attività libero professionale intramoenia, sia in termini specifici di tipologia di svolgimento della stessa con punte che superano quota 56% nelle seguenti Regioni: Marche (63%); Liguria (59%); Lazio (57%); Provincia Autonoma di Trento (60%). Viceversa, il rapporto tra medici che esercitano l’intramoenia sul totale dei medici in esclusività, tocca valori minimi in Regioni come: Sardegna (28%); Sicilia (34%); Calabria (35%); Umbria (36%); Provincia Autonoma di Bolzano (16%).

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