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Franco Locatelli nuovo presidente Consiglio superiore di sanità

22 febbraio 2019 | 16.03
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E' primario del Dipartimento di oncoematologia e terapia cellulare e genica dell'ospedale Bambino Gesù

(Fotogramma)
(Fotogramma)

E' l’oncoematologo Franco Locatelli il nuovo presidente del Consiglio superiore di sanità (Css). La nomina oggi durante il primo insediamento dei 60 componenti del consiglio insieme alla ministra della Salute Giulia Grillo. Locatelli, nato nel 1960 a Bergamo ma da sei anni a Roma, è primario del Dipartimento di oncoematologia e terapia cellulare e genica dell'ospedale Bambino Gesù di Roma. L'ematologo, fra i 'padri' dell'innovativa terapia anti-cancro Car-T, non è presente all’insediamento del Consiglio perché negli Stati Uniti per lavoro. Alla vice presidenza del Css sono stati eletti Paolo Vineis, professore ordinario di Epidemiologia all’Imperial College di Londra, e Paola Di Giulio, professoressa di Scienze infermieristiche all’Università di Torino.

"Auguri a Franco Locatelli eletto Presidente del #CSS e a tutti buon lavoro. È l'inizio di una felice collaborazione di cui il Paese ha bisogno!" ha twittato la ministra Grillo. "Sono felicissima sia del presidente Locatelli, che in questo momento non è qui, una persona di grandissimo valore ed eccellenza del nostro Paese, sia dei due vice presidenti entrambi collegati alla città di Torino. Spero di poter spremere come un limone questo Css, perché abbiamo tanto lavoro da fare - ha detto Giulia Grillo - Abbiamo tanti dossier sul tavolo: il primo, vista anche la competenza del presidente, è sulle nuove terapie Car-T per capire come poterle portare a regime nel nostro Paese considerando anche i costi delle aziende che le vendono".

"Stiamo ragionando anche di investire nelle cell-factory italiane per poter portare avanti questo tipo di attività", ha aggiunto Grillo. La ministra si è presentata ai giornalisti con i due vice presidenti del Css Paolo Vineis e Paola Di Giulio. "Il fatto di aver votato un vice presidente infermiere è una cosa importante e ringrazio i componenti del Css, perché non è scontato", ha affermato Paola Di Giulio. "Rappresento qui in particolar modo la prevenzione primaria - ha detto Paolo Vineis - che è fondamentale per il suo impatto economico. Porterò avanti questo impegno insieme alle nuove tecnologie e all'epidemiologia ambientale".

"Auguri al nuovo presidente del Css Locatelli" sono arrivati in un tweet dall'Istituto superiore di sanità. "Il suo prestigio unito a quelli dei suoi membri sono garanzia per la salute pubblica del nostro Paese". "La nomina di Franco Locatelli come presidente e quella di Bruno Dallapiccola come presidente di sezione, rappresentano per noi il riconoscimento del grande lavoro svolto in questi anni nel campo della ricerca e della medicina pediatrica" ha commentato Mariella Enoc, presidente dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù. "Siamo particolarmente onorati di poter offrire il contributo del nostro ospedale a un'istituzione così importante come il Consiglio superiore di sanità - ha aggiungo Enoc - Sentiamo in maniera ancora più forte il senso di responsabilità per la nostra missione e auguriamo a tutto il Consiglio superiore di sanità, e con esso al ministro Giulia Grillo, di lavorare al meglio per lo sviluppo del nostro sistema sanitario nazionale, che rappresenta un motivo di orgoglio per il nostro Paese".

CHI E' LOCATELLI - Il suo nome è intrecciato alla storia del piccolo Alex, Alessandro Maria Montresor, salvato al Bambino Gesù di Roma con un trapianto di midollo d'avanguardia contro una malattia rara. Franco Locatelli, direttore Oncoematologia dell'ospedale pediatrico del Vaticano, è nato a Bergamo 59 anni fa. Dallo scorso novembre è ordinario di Pediatria all'Università Sapienza di Roma dopo aver coperto per oltre 10 anni lo stesso ruolo all’Università di Pavia. E' autore di più di 500 articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali.

Dopo la vicenda del piccolo Alex, lo scienziato è stato ribattezzato dai suoi amici e concittadini 'l'angelo bergamasco che salva i bambini'. Il medico è anche un grande tifoso dell'Atalanta. "La storia di Alex ha creato una sensibilità che ha aumentato la cultura solidaristica di questo Paese, e dobbiamo di questo essere grati alla famiglia Montresor", affermava Locatelli durante la conferenza post trapianto. Il nuovo presidente del Css si è laureato nel 1985 a Pavia con 110 e lode in Medicina e Chirurgia. Successivamente, si è specializzato in pediatria ed ematologia; è stato 'Honorary Clinica Visitor' presso l’Hammersmith Hospital di Londra dove ha studiato le tecniche di trapianto del midollo osseo.

Il trapianto emopoietico da genitore con rimozione dei linfociti alpha/beta, eseguito all'ospedale pediatrico sul piccolo Alex affetto da una rara malattia (la linfoistiocitosi emofagocitica), è stato messo a punto proprio dall'équipe di ricercatori guidati da Locatelli. La procedura viene utilizzata per il trattamento di pazienti pediatrici affetti sia da emopatie maligne (ad esempio le leucemie) che da altre patologie congenite non tumorali (come le immunodeficienze primitive e le talassemie).

Sempre il team di Locatelli lo scorso anno ha testato una terapia Car-T, una tecnica di manipolazione delle cellule del sistema immunitario del paziente, per curare i bambini con la leucemia. I medici e i ricercatori dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù l'hanno somministrata a un bambino di 4 anni, affetto da leucemia linfoblastica acuta, refrattario alle terapie convenzionali. Si è trattato del primo piccolo paziente italiano curato con questo approccio rivoluzionario all'interno di uno studio accademico (e non industriale), promosso da ministero della Salute, Regione Lazio e Associazione italiana ricerca contro il cancro (Airc).

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