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Maria Laura Garofalo: 'Da crisi aziende familiari grandi opportunità'

09 maggio 2019 | 19.10
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Maria Laura Garofalo  - Garofalo Health Care Spa
Maria Laura Garofalo - Garofalo Health Care Spa

In un settore caratterizzato da tante "piccole aziende familiari, nate 40 anni fa con il Servizio sanitario nazionale, oggi il passaggio generazionale offre gradissime opportunità di crescita. L'imprenditore-fondatore, spesso un medico, non ha eredi che" vogliano seguirne le orme, in un momento in cui le capacità manageriali e strategiche sono fondamentali. "Così cede a grandi gruppi. Ecco perché sono convinta che questo sia il momento giusto per crescere". E' l'analisi di Maria Laura Garofalo, amministratore delegato di Garofalo Health Care Spa, gruppo quotato in Borsa il 9 novembre scorso, che vanta 21 strutture tra Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Liguria.

Il gruppo nei giorni scorsi ha perfezionato il closing per l’acquisto da Ifci Spa del 100% del capitale sociale di Opr Spa, titolare degli ospedali privati accreditati Nigrisoli e Villa Regina a Bologna. Ma non ha smesso di guardarsi intorno. "Questo è un momento di passaggio per il settore, e noi abbiamo un progetto di crescita studiato a tavolino e davvero peculiare. Mi spiego: mentre altre aziende si espandono in particolari comparti o in aree specifiche - racconta l'avvocato Garofalo all'Adnkronos Salute - noi abbiamo un modello di business diversificato a 360 gradi. E questo perché la diversificazione è vincente: l'autonomia regionale ci consente una distribuzione del rischio, e il fatto di coprire tutta la filiera, dai centri diagnostici alle strutture per acuti, dalla riabilitazione fino alle Rsa, crea preziose sinergie e ci consente di dare una risposta al paziente in tutto il suo percorso".

Il tutto con un indirizzo chiaro: per crescere il gruppo intende puntare sulle "regioni virtuose", con i conti in ordine, e su "strutture sane. Abbiamo una grande capacità di generare cassa, e ora abbiamo le munizioni per cogliere le opportunità che si presenteranno", assicura.

Per il 2018 il gruppo vanta ricavi da 155,6 milioni (+13,9% rispetto all'anno precedente), con un risultato netto di 14,1 milioni (+14,3%), un Operating ebitda adjusted di 29,8 milioni (+19,7%). L'avvocato-manager sottolinea, con orgoglio, non solo i numeri ma le radici del suo gruppo. Un gruppo "nato dalla passione e dal coraggio di mio padre, Raffaele Garofalo, classe 1921". Negli anni '50 il chirurgo, assieme ai suoi due fratelli Antonio e Mario, anch’essi medici, avvia il suo percorso imprenditoriale con l’acquisizione di importanti strutture sanitarie nel Lazio. Un percorso che raggiunge il suo culmine a fine anni '90, quando proprio assieme alla figlia Maria Laura, Raffaele Garofalo percorre la strada della diversificazione territoriale e di comparto, acquisendo alcune strutture sanitarie in svariate regioni del Nord Italia.

"Mio padre era certo che avrei fatto il medico, e mia sorella è un eccellente chirurgo plastico, ma io - ricorda l'avvocato Maria Laura Garofalo - l'ho stupito scegliendo Legge, e facendo il mio percorso, con un master in materie economiche". Una scelta non esattamente condivisa dal padre Raffaele. "Ma quanto ho iniziato a collaborare con il gruppo, mio padre si è ricreduto", ricorda oggi la manager con orgoglio. "Nel tempo il settore sanitario è diventato molto complesso", non basta più essere un grande medico, "ma devi essere un manager esperto, e di manager esperti in sanità in Italia ce ne sono pochi. Il mercato si è evoluto, e occorrono nuove competenze per riuscire a crescere in maniera sostenibile".

Competenze e impegno: "Da donna e madre di 3 figli faccio tutti i giorni i conti con il senso di colpa. Noi dobbiamo giocoforza essere su più fronti, razionalizzare, organizzare, saper delegare. Penso che una caratteristica femminile sia proprio lo spirito di abnegazione, essenziale nel momento in cui una donna si pone un progetto ambizioso. Ma spero di riuscire a trasmettere a mia figlia un modello di donna moderno".

Tornando all'azienda, nei mesi scorsi "ci siamo posti un obiettivo ambizioso: ci siamo quotati in Borsa con un aumento di capitale, proprio per poter crescere in un momento in cui il settore offre grandissime opportunità. E intendiamo farlo, restando comunque fedeli al messaggio di mio padre - conclude - il gruppo investe molto in ricerca, ma anche nella qualità delle strutture, in tecnologie all'avanguardia e in professionisti di eccellenza".

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