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Allarme morbillo, nel 2018 più di 140mila morti nel mondo

05 dicembre 2019 | 19.05
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Casi in aumento, neonati e bambini più a rischio. Secondo le stime dell'Oms e dell'Unicef, "l'86% dei bambini a livello mondiale ha ricevuto la prima dose di vaccino attraverso i servizi sanitari del proprio Paese, ma meno del 70% ha beneficiato della seconda dose raccomandata"

(Afp)
(Afp)

Il morbillo spaventa il mondo. Nel 2018 sono morte globalmente oltre 140mila persone e sono stati registrati 353mila casi totali. Nel 2019, il dato aggiornato a metà novembre evidenzia già 413mila contagi a livello globale, con ulteriori 250mila casi solo nella Repubblica democratica del Congo. Un incremento quasi triplo rispetto al 2018. E' il report dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dei Cdc americani. Gli esperti evidenziano come i decessi "sono aumentati quando sono scoppiati focolai in tutte le regioni dell'Oms".

La maggior parte di queste morti "riguarda bambini con meno di 5 anni di età. Neonati e bimbi sono infatti la categorie più a rischio; se colpiti dal morbillo - evidenzia l'Oms - possono andare incontro a potenziali complicazioni tra cui polmonite, encefalite, danni permanenti al cervello, cecità e perdita dell'udito". Ad essere maggiormente colpiti dal morbillo sono stati i Paesi dell'Africa sub-Sahariana, la Repubblica democratica del Congo, la Liberia, il Madagascar, la Somalia e l'Ucrania. Questi cinque Paesi rappresentano quasi la metà di tutti i casi di morbillo a livello mondiale nel 2018.

"Il fatto che un bambino muoia per una malattia prevenibile con la vaccinazione, come il morbillo, è francamente un oltraggio e un fallimento collettivo nel proteggere i bambini più vulnerabili nel mondo", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreysus, direttore generale dell'Oms. "Per salvare le vite umane, dobbiamo garantire che tutti possano beneficiare dei vaccini - ha aggiunto - il che significa investire nell'immunizzazione e nell'assistenza sanitaria di qualità come diritto per tutti". Contro il morbillo esistono vaccini efficaci, "ma i tassi di immunizzazione sono rimasti fermi per quasi un decennio", rimarcano gli esperti. Secondo le stime dell'Oms e dell'Unicef, "l'86% dei bambini a livello mondiale ha ricevuto la prima dose di vaccino attraverso i servizi sanitari del proprio Paese, ma meno del 70% ha beneficiato della seconda dose raccomandata".

"In tutto il mondo, la copertura con il vaccino contro il morbillo non è adeguata per prevenire le epidemie", avverte l'Oms che raccomanda una copertura del 95% con due dosi di vaccino in ogni Paese e in tutte le comunità per proteggere le popolazioni dalla malattia.

"Da oltre 50 anni abbiamo un vaccino contro il morbillo sicuro ed efficace - ha affermato Robert Linkins, dei Cdc e presidente della Measles & Rubella Initiative - Queste stime ci ricordano che ogni bambino, ovunque ne abbia bisogno, deve avere questo vaccino salvavita. Dobbiamo invertire questa tendenza e fermare questi decessi prevenibili migliorando l'accesso e la copertura del vaccino contro il morbillo".

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