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In corsia specializzandi e medici fino a 70 anni, il nuovo Patto per la salute

19 dicembre 2019 | 10.18
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Più investimenti per il Ssn, incluse infrastrutture e tecnologie, ma anche un aumento del budget destinato alle assunzioni del personale, per cercare di fronteggiare gli allarmi che si susseguono da tempo sul fabbisogno di medici e infermieri. Sarà consentita la proroga a rimanere a lavoro oltre i 40 anni di servizio e fino a 70 anni di età ai medici specialisti, su base volontaria e secondo le esigenze aziendali. Via libera all'ammissione degli specializzandi iscritti al terzo anno del corso di specializzazione ai concorsi per la dirigenza sanitaria, e proroga al 31 dicembre 2022 della possibilità di stipulare contratti a tempo determinato per gli specializzandi collocati nelle graduatorie concorsuali. Sono solo alcuni dei punti del nuovo Patto per la salute, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni. Ecco le misure del Patto, sintetizzate dal ministero di Lungotevere Ripa:

- Finanziamento Fondo sanitario nazionale. Confermate le risorse per il prossimo biennio, con un aumento previsto di 2 miliardi per il 2020 e 1,5 miliardi per il 2021. Il livello del finanziamento in questo modo passa dai 114.474.000.000 del 2019 ai 116.474.000.000 del 2020 ai 117.974.000.000 del 2021.

- Lea. Governo e Regioni si impegnano a completare il percorso di attuazione del Dpcm 12 gennaio 2017 sui Livelli essenziali di assistenza, con l’approvazione del decreto che fissa le tariffe per consentire l’entrata in vigore dei relativi nomenclatori. Previsto, inoltre, un nuovo strumento di misurazione della qualità delle cure. Dal 2020, grazie al Nuovo sistema di garanzia (Nsg), il Comitato Lea effettuerà una nuova valutazione annuale sulla qualità, appropriatezza ed efficienza dei servizi sanitari regionali. "In caso di gravi criticità rilevate in almeno due dei tre macro-livelli di assistenza, la Regione dovrà presentare un piano di risoluzione delle criticità che viene valutato ed eventualmente integrato dal Comitato Lea con il supporto degli enti vigilati. Nel caso di valutazione insufficiente in tutti i tre macro-livelli la Regione è valutata inadempiente e deve elaborare un piano operativo di riorganizzazione".

- Nuovi criteri per la fine dei commissariamenti. Governo e Regioni si impegnano entro 180 giorni a riesaminare la procedura di nomina dei commissari ad acta, anche alla luce delle ultime sentenze della Corte Costituzionale. Allo stesso tempo, si è concordato di elaborare nuove Linee guida adottate da ministeri della Salute e dell’Economia da sottoporre all’intesa della Conferenza Stato-Regioni che contengano indicazioni operative per la valutazione dei parametri per l’uscita dal commissariamento. I nuovi parametri dovranno essere basati "sull’equilibrio di bilancio, sull’adempimento del mandato commissariale e sulla garanzia che i Lea siano al di sopra della soglia di sufficienza". Come parametri per il commissariamento, oltre al livello di disavanzo fissato al 5% per l’avvio della procedura, sarà anche previsto un meccanismo di allerta preventiva al superamento della soglia del 3%.

- Risorse umane. In presenza di oggettive esigenze di personale e nel rispetto degli equilibri di bilancio, nel triennio 2020-2022 sale fino al 15% rispetto all’incremento annuale del Fondo sanitario nazionale il budget disponibile per nuove assunzioni. Via libera all'ammissione degli specializzandi iscritti al terzo anno del corso di specializzazione quadriennale o quinquennale alla partecipazione alle procedure concorsuali per la dirigenza sanitaria, e proroga al 31 dicembre 2022 della possibilità di stipulare contratti a tempo determinato per gli specializzandi collocati nelle graduatorie concorsuali. Sarà consentita la proroga a rimanere a lavoro oltre i 40 anni di servizio e fino a 70 anni di età ai medici specialisti, su base volontaria e secondo le esigenze aziendali.

Si va, inoltre, verso il superamento anche temporaneo della normativa relativa alla validità delle graduatorie di personale sanitario del Ssn. Prevista anche la revisione, in accordo con il Miur, del sistema di formazione dei medici specialisti. Revisione, infine, dei contenuti del corso regionale di formazione specifica in medicina generale, ribadendo il ruolo dei medici di medicina generale nell’azione di prevenzione e contrasto delle malattie croniche.

- Mobilità sanitaria. Annunciato un nuovo programma nazionale Governo-Regioni per "recuperare, a tutela di un più equo e trasparente accesso alle cure, fenomeni di mobilità dovuti a carenze locali/regionali organizzative e/o di qualità e quantità delle prestazioni", si legge nella nota.

- Enti vigilati. Previsto il riordino di Aifa, Iss e Agenas "per superare la frammentazione e duplicazione di competenze". L’obiettivo è di rivedere la governance e i meccanismi operativi di funzionamento. In questo ambito "verranno accorpate le funzioni frammentate in materia di Hta in un unico soggetto, a garanzia dell’autorevolezza e dell’indipendenza del processo di valutazione".

- Governance farmaceutica e dei dispositivi medici. Annunciata una nuova revisione e ammodernamento della governance farmaceutica e dei dispositivi medici per migliorare l’efficienza allocativa delle risorse.

- Investimenti. Sono stati individuati interventi infrastrutturali necessari per 32 miliardi di euro, a cui si aggiungono 1,5 miliardi per l’ammodernamento tecnologico delle attrezzature. Il Patto impegna il Governo a incrementare le risorse a disposizione per l’edilizia sanitaria ex art. 20 della legge 67/88 e a velocizzare le procedure per la sottoscrizione degli accordi di programma e l’ammissione a finanziamento.

- Assistenza territoriale e medicina generale. E' stata concordata la riorganizzazione dell’assistenza territoriale, con l’obiettivo di favorire, attraverso modelli organizzativi integrati, attività di prevenzione e promozione della salute, percorsi di presa in carico della cronicità basati sulla medicina di iniziativa, in stretta collaborazione con il Piano nazionale della cronicità, il Piano di governo delle liste di attesa e il Piano nazionale della prevenzione. Questo puntando al potenziamento dell’assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale per prevenire l’aggravamento delle patologie legate ai processi di invecchiamento della popolazione. E' previsto l’ampliamento della sperimentazione della Farmacia dei servizi come presidio rilevante per la presa in carico dei pazienti ed il controllo dell’aderenza terapeutica degli stessi. Allo stesso tempo, verrà valorizzata l'assistenza infermieristica di famiglia/comunità.

- Fondi sanitari integrativi. Previsto un gruppo di lavoro per l’ammodernamento e la revisione della normativa sui fondi sanitari e sugli altri enti e fondi aventi finalità assistenziali. Obiettivo, "favorire la trasparenza del settore, tutelare l’appropriatezza dell’offerta assistenziale e potenziare il sistema di vigilanza".

- Ricerca. Verrà promossa una governance condivisa della ricerca, per definirne priorità ed ambiti condivisi. La ricerca è individuata come volano di sviluppo del Paese.

- Prevenzione. Contrasto al fenomeno dell’antimicrobico-resistenza; contrasto alle malattie croniche attraverso promozione della salute, diagnosi precoce e presa in carico precoce; piena realizzazione del Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia; standard adeguati di personale per sicurezza sui luoghi di lavoro; più controlli in materia di sicurezza alimentare e sanità veterinaria. Le Regioni e il Governo hanno anche concordato di valutare l’estensione delle fasce d’età a cui è rivolto lo screening mammografico.

- Revisione del ticket. Sarà istituito un gruppo di lavoro che avrà come obiettivo la revisione della partecipazione alla spesa da parte dei cittadini "per ridurre le disuguaglianze, attraverso la 'graduazione' dell’importo dovuto in funzione del costo delle prestazioni e del reddito familiare equivalente".

- Revisione del Dm70/2015. E' stato preso l’impegno alla revisione del Regolamento sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera.

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