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Il dibattito

Cannabis, scontro Burioni-Gasparri

03 gennaio 2020 | 12.00
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Acceso botta e risposta tra virologo e politico dopo la sentenza della Cassazione

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"C'è uno su Twitter che si firma Maurizio Gasparri e che da questa mattina twitta compulsivamente 'Burioni studia!' Io all'inizio pensavo fosse il senatore e gli ho risposto seriamente, ma ora ho il serio sospetto che sia qualche buontempone che mi sta prendendo in giro". E' la battuta che ha segnato l'inizio di uno scontro a suon di tweet fra il virologo Roberto Burioni e il senatore forzista Maurizio Gasparri, intervistati oggi su 'La Stampa'. Motivo del contendere: il dibattito sulla pericolosità della cannabis, dopo la sentenza della Cassazione secondo cui è lecito coltivarla in casa.

"La scienza parla chiaro a proposito della pericolosità delle sostanze stupefacenti - afferma Burioni - e definire quando una sostanza è pericolosa è una questione scientifica, il resto sono considerazioni politiche. Io faccio il medico e non il politico, quando Gasparri si avventura in affermazioni scientifiche mi permetto di correggerlo. Ho semplicemente pubblicato l'articolo scritto da uno dei più grandi esperti mondiali di dipendenze, il professor Bonci, che negli Usa ha diretto per 10 anni il National Institute of Drug Abuse, la massima istituzione statale. Forse il senatore non ha letto l'articolo e continua ad attaccarmi e a parlare di legalizzazione", dice il virologo. E se Gasparri risponde alle critiche spiegando che non è necessaria una laurea, che ha trent'anni di esperienza nel settore delle tossicodipendenze, Burioni dice: "Lo capisco. Anche io mi occupo da decenni di calcio e mi aspetto di giocare gli Europei da centravanti".

Nell'intervista a 'La Stampa', Gasparri spiega così il motivo della 'lite social' con il virologo: "Su questi temi ne so molto più di Burioni", il medico "sostiene una tesi minimalista, invece la scienza dimostra che la cannabis ha provati effetti negativi su chi ne fa uso". "Devo ammettere - dice Gasparri - che la posizione di Burioni non è nemmeno una delle peggiori, c’è chi ha opinioni anche più azzardate ma Burioni si atteggia a scienziato, a pontefice massimo delle questioni mediche, vorrei che si attenesse a tesi scientifiche non ultima quella del Consiglio superiore di sanità che sottolinea la pericolosità anche della cannabis light. Su questi temi ne so molto più di Burioni. Da trent'anni frequento comunità, seguo percorsi di ragazzi che escono dalla dipendenza, sono in contatto con San Patrignano e il centro di Amelia, sono un politico che si informa. Non tutti i politici sono improvvisati o privi di nozioni".

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