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Virus, italiano trasferito dalla Cecchignola allo Spallanzani

06 febbraio 2020 | 13.02
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Accertamenti su uno dei nostri connazionali rientrati da Wuhan. 35 italiani sulla nave da crociera in quarantena in Giappone

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Caso sospetto di coronavirus per un italiano rientrato da Wuhan. Nell'ambito delle misure di controllo definite per i 56 italiani rimpatriati dalla zona epicentro dell'epidemia in Cina, ed attualmente in isolamento nella "città militare" della Cecchignola a Roma, le analisi condotte sui tamponi hanno evidenziato questa mattina un sospetto di coronavirus 2019-nCoV. Lo riferisce il ministero della Salute. "Il soggetto appartenente al gruppo dei connazionali rimpatriati dall'Unità di crisi del ministero degli Esteri e ospitato nella struttura dedicata della Cecchignola è arrivato in questo Istituto alle ore 14 circa con sospetta positività al nuovo Coronavirus. Il paziente, in buone condizioni generali, presentava un modesto rialzo termico. Gli accertamenti sono ancora in corso", comunica la direzione sanitaria dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

"Stiamo facendo tutte le verifiche su un caso sospetto. Con il ministro ci siamo aggiornati. Non abbiamo l’esito definitivo ma confidiamo che possa rivelarsi negativo al coronavirus", ha spiegato ai cronisti il premier Conte. "C’è stato un doveroso aggiornamento qui al comitato operativo della protezione civile. Abbiamo confermato che l’Italia ha adottato il principio di massima precauzione - ha rimarcato Conte - quindi allo stato abbiamo esaminato tutti gli aspetti, i numeri. Dobbiamo continuare ad aggiornarci - ha precisato Conte - perché stiamo parlando di un rischio sanitario che richiede un costante aggiornamento . Dobbiamo mantenerci flessibili nel caso vadano revisionate le misure”, affinché mantengano “quella soglia di massima precauzione necessaria per proteggere al meglio la salute dei cittadini“.

Il presidente del Consiglio ha poi inviato un grazie alle Protezione civile e ai suoi volontari "da parte di tutti i componenti del governo, ma penso di interpretare il sentimento di tutti i cittadini. In poche ore - ha detto - sono riusciti ad organizzare un servizio di verifica controllo e monitoraggio che ha coinvolto 62.000 cittadini passeggeri, 521 voli internazionali. La nostra protezione civile è un fiore all’occhiello a livello internazionale

35 italiani sulla nave da crociera in quarantena in Giappone

"Non sono preoccupato e non lo è nemmeno mia moglie. E abbiamo anche un bambino di 6 mesi. E' stato fatto tutto con la massima capacità dal nostro Paese. Il volo è stato impeccabile", ha dichiarato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha viaggiato in aereo con gli italiani in rientro dalla Cina.

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