L'ha messo a punto in Olanda un gruppo di 10 ricercatori ma ancora mesi per vederlo testato sull'uomo
Un'arma terapeutica, la prima specifica, contro il coronavirus. E' quanto promette di essere un anticorpo monoclonale in grado di attaccarlo. L'ha messo a punto in Olanda un gruppo di 10 ricercatori dell'Erasmus University Medical Center di Rotterdam e dell'Utrecht University. La ricerca è pronta per essere valutata dalla rivista 'Nature'. L'anticorpo monoclonale potrebbe essere il primo farmaco al mondo specializzato nel rilevare e prevenire l'infezione da coronavirus.
Un primo breve annuncio dello studio è stato pubblicato sul sito 'BioRxiv'. Ma prima di vedere questa nuova 'arma' nelle mani dei medici ci vuole ancora tempo: l'anticorpo deve "ancora essere testato sull'uomo (e questo richiederà mesi) e la ricerca sottoposta a revisione tra pari o (peer review) prima che 'Nature' la pubblichi", riporta l''Erasmus Magazine'.
"Ora stiamo cercando di coinvolgere un'azienda farmaceutica - che sembra interessata - in grado di produrre l'anticorpo su larga scala. Prima di poter essere commercializzato però, l'anticorpo deve attraversare una fase di sviluppo lunga ed essere testato per le proprietà tossicologiche. Questo processo è ora in corso", ha spiegato Frank Grosveld, che fa parte del gruppo di ricerca.