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Bassetti: "Solo ipocrita può pensare a bimbi in classe con mascherina"

24 agosto 2020 | 10.26
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Per l'esperto è "necessario istruire le famiglie che quando un bambino ha dei problemi respiratori di qualunque tipo lo devono tenere a casa". E ribadisce: "La mascherina non risolve tutti i problemi"

(Afp)
(Afp)

"Credo che questa estate sia stato il trionfo dell'esibizionismo della mascherina". "E' andato in scena un film che è 'mettiti la mascherina e sei tranquillo, hai una campana di vetro e puoi fare quello che vuoi'. Questo è un messaggio completamente sbagliato". Parola di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, intervenuto sul tema ad 'Agorà Estate' su Rai3.

"Noi non possiamo pensare che l'unico modo di fare prevenzione nei confronti del coronavirus sia la mascherina", ha ammonito l'esperto. "Ci sono una serie di atteggiamenti molto, ma molto più importanti della mascherina". "Noi abbiamo bisogno del distanziamento - ha ricordato l'infettivologo - del lavaggio delle mani, del vaccinarsi contro l'influenza e lo pneumococco, dello stare a casa se abbiamo la tosse o dei sintomi respiratori".

Quanto alla scuola, prosegue l'esperto, "solo un ipocrita può pensare che a un bambino di 6 anni si possa mettere la mascherina per 6-8 ore al giorno. Basta entrare in una scuola per sapere che un bambino mette la mascherina e dopo un quarto d'ora se la leva". "Chi può pensare di lasciare la mascherina a bambini che parlano, che vengono interrogati, che fanno le loro attività?", incalza Bassetti. "Lo dico da genitore, prima ancora che da medico".

Ma anche parlando da medico, Bassetti precisa: "Uso la mascherina dal 20 febbraio tutti i giorni e so bene che, quando parlo per 20-25 minuti consecutivi, non è facile portala. Poi, se vogliamo essere ipocriti, diciamo che lo è. Però io credo che per nostri figli, che hanno sofferto tanto nella prima fase" dell'emergenza coronavirus, "dobbiamo pensare" a qualcosa di più che "metterli in una classe con la mascherina"

"Andiamo a vedere cosa hanno fatto in tutto il resto d'Europa, in Danimarca, in Norvegia, in Germania", sottolinea Bassetti. "Non ce n'è uno che abbia usato la mascherina nelle classi. Se poi diciamo che entrando a scuola" gli alunni "devono metterla, siamo tutti d'accordo perché quello è un momento in cui hanno contatto con tante altre persone oltre che con i compagni di classe. Ma quando i bambini entrano in una classe di 10, 15, 25" scolari, "dopo una settimana diventano esattamente dei congiunti" .

"Quindi - ribadisce Bassetti - dobbiamo cercare di portare avanti altri atteggiamenti: istruire le famiglie che quando un bambino ha dei problemi respiratori di qualunque tipo lo devono tenere a casa, se non sono stati vaccinati" devono "vaccinarli. Queste sono, a mio modestissimo parere, le cose da fare per fare prevenzione. Non è che con la mascherina risolviamo tutti i problemi".

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