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Scuola, allarme pediatri: "Con riapertura rischio tilt Pronto soccorso"

07 settembre 2020 | 15.18
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"Forte preoccupazione per le prevedibili conseguenze sulla salute infantile e i gravi disagi per le famiglie"

(Fotogramma)
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Con l'inizio delle lezioni 'in presenza' nelle scuole italiane, e i conseguenti rischi di contagio, si rischia il sovraffollamento dei Pronto soccorso, perché "il sistema non è in grado di reggere un ulteriore aumento di accessi inappropriati che metterebbero definitivamente in crisi i percorsi pediatrici di emergenza/urgenza". A lanciare l'allarme sono i pediatri del sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed, che esprimono "forte preoccupazione per le prevedibili conseguenze sulla salute infantile e i gravi disagi per le famiglie" e denunciano "le gravissime difficoltà nella gestione della situazione da parte di molte strutture pediatriche ospedaliere, in particolare extra-metropolitane, dove la carenza di personale medico è più acuta".

Dunque, per la Commissione nazionale Pediatria dell'Anaao, al fine di prevenire il sovraffollamento dei Pronto soccorso, è necessario "prevedere l'istituzione di specifici percorsi ambulatoriali extraospedalieri, facilmente accessibili ai bambini, gestiti in modo integrato da medici del territorio, medici ospedalieri, medici scolastici (dove istituiti) e personale infermieristico, in grado di offrire una risposta sanitaria adeguata (visita, rilevazione della saturazione di ossigeno, esecuzione di un tampone rapido, setting assistenziale a cui indirizzare) ai pazienti in età pediatrica con sintomatologia sospetta per Covid-19".

"Come spesso accade - denuncia però in una nota la Commissione Pediatria del sindacato - anche in questo frangente la sanità ospedaliera rischia di essere rimossa da qualsiasi analisi e piano di programmazione, senza tener conto che buona parte della patologia acuta infettiva ricorrente in età pediatrica attualmente si riversa impropriamente e pericolosamente su di essa, non trovando adeguato filtro nella medicina del territorio che vive una prolungata e inspiegabile serrata delle proprie attività ambulatoriali a favore dei malati".

Da qui la richiesta di "un incontro urgente con il ministero della Salute, per valutare gli interventi necessari a rispondere all'attuale emergenza e riorganizzare la rete ospedale/territorio secondo criteri di efficienza che garantiscano assistenza adeguata e flussi ordinati e appropriati dei pazienti, bloccando una volta per tutte gli affollamenti disordinati e pericolosi negli imbuti dei Pronto soccorso (principali focolai di diffusione in caso di epidemie) che, al di là delle dichiarazioni di intenti, restano l'unico luogo dove qualsiasi patologia, anche la più lieve, può trovare oggi una risposta", conclude il sindacato.

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