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Salvini: "Con voto a ottobre facciamo flat tax"

11 agosto 2019 | 17.07
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Il vicepremier: "Manovra già pronta, tasse al 15% e no all'aumento dell'Iva". Sulla proposta di Renzi ai Cinque Stelle: "Di uno squallore imbarazzante". E rivela: "Mi risultano telefonate per non mollare la poltrona". A proposito delle contestazioni in piazza Duomo a Catania: "Mix di centri sociali e pezzi di M5S" (Video). E aggiunge: "L'Italia non sono trenta imbecilli che gridano vaffa"

(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA

Manovra e tempi del voto. Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini indica "la data limite" che "è ottobre" per andare alle urne e poi fare la flat tax. E' tutto già pronto. "Tasse ridotte al 15% per milioni di lavoratori italiani, pace fiscale con Equitalia per milioni di Italiani, nessun aumento dell'Iva ma riduzione delle tasse sulla casa".

LA PROPOSTA DI RENZI - "Mi risultano numerose telefonate all'insegna della poltrona, per un'ammucchiata per non mollare la poltrona". E' quanto ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini che ha definito di "uno squallore imbarazzante l'appello di Renzi ai Cinque Stelle". "C'era il patto della crostata, questo è il patto della poltrona". "L'appello di Renzi - aggiunge - è fondato sulla paura, paura di ascoltare il popolo, cosa c'è di più bello che non fare decidere i cittadini". Ribadisce la sua richiesta di andare subito al voto. "Ho avuto una pazienza infinita, ora basta. Quando ho visto imprenditori che si lamentavano della crescita dello zero virgola non potevo fare finta di niente". "Io non ho fretta, è l'Italia che ha fretta. Ogni giorno perso è un danno per l'Italia". "Conto di vedere sicuramente gli alleati a livello locale del centrodestra perché presto di saranno alcune elezioni regionali, come in Umbria o Emilia Romagna o la Calabria".

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LE DUE 'PIAZZE' - "Fuori c'è il popolo del no, un mix di centri sociali, estrema sinistra e pezzi di Cinque stelle" ha commentato a proposito delle contestazioni il ministro Matteo Salvini all'esterno del municipio di Catania, dove centinaia di persone si sono radunate per esprimere il dissenso al vicepremier (Video). "Io chiamo a raccolta il popolo del sì", dice. "Abbiamo salvato il Comune di Catania, senza essere degli eroi. Ora gli autobus a Catania funzionano e i dipendenti sono al lavoro. Io rispondo coi fatti. In democrazia è giusto contestare". Sono anche volati schiaffi tra un gruppo di sostenitori di Matteo Salvini e altri che urlavano slogan contro il vicepremier (Video). Per evitare contatti tra le due opposte 'fazioni' sono dovuti intervenire gli agenti. "Catania non si Lega" e "fuori i fascisti da Catania", gli slogan gridati dagli oppositori del leader leghista (Video).


Nuova contestazione anche a Siracusa. Un folto gruppo di persone ha gridato slogan contro il vicepremier e sollevato cartelli con la scritta: "Non in mio nome". I contestatori hanno poi cantato "Bella ciao" e altri slogan contro Salvini. Tra cui "49". A poca distanza un gruppo di sostenitori di Salvini ha inveito contro i contestatori. "Andate via!", gli hanno gridato.

In serata il vicepremier ha risposto alle contestazioni. "Siccome c'è scritto su alcuni cartelli 'porti aperti' voglio dire che nessuno vi vieta di ospitarli a casa vostra. Ognuno usi i soldi come vuole ma non quelli pubblici. Finché sarò ministro non cambierà". "Ormai sono numerosi gli attori americani che vogliono ospitare i migranti nelle vostre ville", aggiunge. "Se dipendesse da me reintrodurrei un bel po' di servizio militare, rispetto e disciplina. Altrimenti qua l'ultimo arrivato vuole solo diritti". "Io assassino?" replica. "Sono contento che grazie alla politica dei porti chiusi abbiamo più che dimezzato i morti in mare". "Quelli che urlano 'fascista' sono quelli che non vogliono elezioni. Noi vogliamo le elezioni domani mattina". "Io vi ringrazio perché io non mollo e per il mio Paese e i miei figli do la mia vita. L'Italia non sono trenta imbecilli che gridano vaffa". "Se volete essere servi di Macron e della Merkel, votate Renzi - ha detto a chi gridava 'fascista'- Qui non ci sono fascisti, in questa piazza ci sono italiani liberi". Matteo Salvini ha concluso il comizio a Siracusa, mostrando al pubblico e baciando un rosario. Subito dopo un sostenitore gli ha regalato una immagine sacra che il vicepremier ha baciato sempre sul palco. Battendo la mano sul petto e mandando baci.



REDDITO CITTADINANZA
- A proposito del reddito di cittadinanza Salvini sostiene che chiederà "di fare tutte le verifiche perché non vorrei che si pensasse a un Paese fondato sull'assistenza". "E lo dice chi ha votato quel provvedimento sperando creasse lavoro - aggiunge -. Se ci dovessimo rendere conto che non crea lavoro sarebbe un enorme problema. Se disincentiva anziché incentivare il lavoro, allora credo che vada ripensato quanto fatto".

IMMIGRAZIONE - "Gli sbarchi continuano? I dati aggiornati ad oggi dicono che se nell'agosto 2018 erano arrivati 19.058 migranti, quest'anno siamo a 4.115 con nazionalità tunisina, libica, curda. Sicuramente sono 4.115 di troppo" conclude ricordando, però che "tre anni fa ne arrivarono 15 mila in un weekend...".

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