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Salvini: "Bocciati tutti emendamenti Lega, Conte stronca il dialogo"

22 aprile 2020 | 13.18
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Il leader della Lega: "Ci rifiutiamo di pensare anche a maggio italiani a casa"

(Fotogramma)
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Conte "viene in Parlamento a dire 'vogliamo dialogare' e stanotte alla Camera sono stati bocciati tutti gli emendamenti della Lega e del centrodestra al decreto 'Cura Italia'. Così Matteo Salvini, parlando in conferenza stampa. "Non puoi chiedere il dialogo alle 3 del pomeriggio e stroncare il dialogo alle 11 della sera - aggiunge il leader della Lega - centinaia di emendamenti, giudiziosamente, concretamente, presentati dalle opposizioni come sostegno al governo e al paese, tutti sistematicamente bocciati, dal primo all'ultimo, quindi evidentemente la voglia di dialogo del presidente Conte serve alle telecamere ma in concreto si riassume in zero".

Salvini sottolinea che "a questo punto, come Lega e come centrodestra stiamo lavorando un grande piano di ricostruzione nazionale a prescindere da un governo che vuole fare da solo". "Noi - afferma - stiamo preparando un piano di ricostruzione nazionale insieme a tutte le associazioni di produttori, di imprenditori, di commercianti, di agricoltori, di lavoratori, di volontari, dal mondo della cultura al mondo del turismo, guardando anche a quello che accade in altri paesi europei".

"L'Italia merita di essere costruita e ricostruita su fondamenta solide, serie, moralmente ineccepibili e di buon senso, quindi una ripartenza graduale omogenea, in Italia, protetta e sicura è fondamentale". "Ma - aggiunge - ci rifiutiamo di pensare che, anche a maggio, gli italiani, i lavoratori, siano costretti a rimanere o a casa o a sottostare a vincoli assolutamente inaccettabile". "Il diritto alla vita viene prima di tutto, però la libertà non può essere svenduta nel nome del virus", conclude il leader della Lega.

Commentando 'articolo dell'Espresso, che ha dato notizia delle uscite dai penitenziari di boss di mafia e 'ndrangheta, afferma: "Ci sono reazioni di migliaia e migliaia di italiani, da nord a sud, per l'uscita anticipata dal carcere di mafiosi condannati, con regime duro del 41 bis che ,in base a una circolare del ministero della Giustizia, datata 21 marzo ora sono fuori, circolare dove si dice che 'se di età superiore ai 70 anni e con qualche patologia sono liberi di uscire'". "Poi - dice - è cominciato il balletto dello scaricabarile, classico di questo governo: il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, dipendente dal ministero della Giustizia dice, sostanzialmente, se escono è scelta della magistratura, la magistratura dice, noi dobbiamo stare a quello che il ministero ci chiede".

"Fatto sta è già a casa il signor Francesco Bonura capo mafia di Palermo condannato a 23 anni, uomo di Bernardo Provenzano, è già a casa il signor Vincenzo Iannazzo condannato in appello per ndrangheta 14 anni considerato boss di Lamezia Terme, e stando a questa circolare, rischiano di uscire di galera personcine perbene come Leoluca Bagarella, Pippo Calò, Raffaele Cutolo, Nitto Santapaola". "Ma poi - si chiede Salvini - se sono in isolamento al 41 bis come cacchio fanno a contagiarsi? Sono più sicuri al chiuso di una cella isolata, protetta e sicura in carcere, che non ai domiciliari con moglie figli e parenti".

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