Per il presidente della Commissione europea la questione non è il bilancio dell'Italia ("abbiamo lanciato degli avvertimenti, forse prematuri) ma il fatto che, "se accettassimo tutto quello che il governo italiano propone, avremmo contro-reazioni virulente in altri Paesi dell'Eurozona". Parole che spingono al contrattacco Salvini e Di Maio.
SALVINI - "La manovra italiana è passata, Juncker se ne faccia una ragione e si beva un caffè. Gli sbandamenti sono arrivati in questi anni dall'Europa, che ha portato precarietà e insicurezza in un intero continente" dice il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, commentando con la stampa le esternazioni del presidente della Commissione.
DI MAIO - Parole a cui fanno eco quelle del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, che in un post su Facebook scrive: "Noi andiamo avanti con le misure chieste dal popolo. Juncker continui pure a rivoltarsi, gli rimane tempo ancora fino a maggio".
"Juncker - sottolinea il vicepremier - oggi dice che l’Eurozona si rivolterà contro tutto questo per mantenere lo status quo che ha causato solo povertà e disoccupazione crescente. A nome di chi parla? Dei vari ministri, del presidente dell’Eurogruppo, del suo partito che l'altro ieri ha fatto il minimo storico alle elezioni in Lussemburgo? Juncker faccia nomi e cognomi di chi davvero prende le decisioni all’interno dell’Unione europea". Per Di Maio, "non ci si può attaccare a vincoli ad personam, decidendo in modo scientifico di attaccare un Paese sovrano solo perché quel governo non è simpatico a lui e all'élite di cui fa parte".