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Salvini insiste: "Non votiamo aumento tasse". Letta: "Non rivoltare la frittata"

08 aprile 2022 | 18.44
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Tajani smorza i toni: "Siamo convinti che tutte le mediazioni si possono trovare"

Salvini insiste:

Non basta la lontananza da Roma a calmare le acque nel governo. Dopo il selfie dall'Aula bunker dell'Ucciardone, il leader della Lega Matteo Salvini, a Palermo per il processo Open Arms (che lo vede imputato), mette in mora il governo sulla delega fiscale. "Noi non la votiamo", dice uscendo solo un momento dell'aula bunker. "Mi fa piacere che Draghi a parole dica che non vuole aumentare le tasse - aggiunge, dopo la precisazioni stizzita arrivata giovedì sera da palazzo Chigi - ma la Lega e il centrodestra non possono votare un documento dove c'è scritto che potranno aumentare le tasse sui risparmi, sui conti correnti, sui titoli di Stato, sugli affitti e sulla casa".

Da Roma replica il Partito democratico, che accusa leghisti e azzurri di irresponsabilità, di voler mettere in difficoltà il governo in un momento così delicato. Su Twitter, il segretario dem, Enrico Letta, chiede al leghista di non provare a "rivoltare la frittata". "Parte da destra una montatura propagandistica su inesistenti aumenti delle tasse. È bene essere chiari. Gli unici aumenti che subiamo e rischiamo di subire hanno un solo responsabile, Putin e la sua guerra", è il cinguettio del dem. Nella capitale, dalla convention di Forza Italia, Antonio Tajani smorza i toni: "Siamo convinti che tutte le mediazioni si possono trovare, basta la volontà", dice il coordinatore azzurro, con riferimento all'incontro con il premier e poi con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. "A Letta dico che noi siamo realisti, forse nel suo schieramento c'è chi vuole la patrimoniale e chi vuole mettere nuove tasse".

Anche se impegnato nel processo palermitano, Salvini non molla. "C'è la guerra - dice nella pausa dell'udienza fiume - c'è la pandemia ancora in corso e ipotizzare aumenti di tasse non è assolutamente immaginabile". Poi spiega che a Draghi, con cui si vedrà probabilmente martedì prossimo, ha chiesto di mettere mano al portafoglio, per "un altro intervento sulle bollette di luce e gas, ho chiesto altri miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese che non ce la fanno a pagare le bollette".

Restano intanto ancora forti le polemiche dopo lo scontro in commissione Finanze, con la rissa sfiorata mercoledì sera. Nel fine settimana si cercherà di trovare un accordo che eviti la rottura in maggioranza, con il tentativo di trovare un'intesa in extremis. "Le chiacchiere stanno a zero", dicono da Fdi. "Un governo che alza le tasse, specie in questo momento, non può essere sostenuto dalle forze che intendono rappresentare il popolo del centrodestra - è il messaggio che il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida, rivolge a Lega e Fi. "Fratelli d’Italia voterà no alla delega fiscale - chiarisce - . Nessun compromesso sulla casa e il risparmio dei cittadini per continuare a sperperare soldi in reddito di cittadinanza e marchette elettorali".

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