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Salvini insiste su taglio tasse

21 giugno 2019 | 11.52
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(Afp)
(Afp)

Giù le tasse prima di tutto. "Io rivendico il diritto del governo di 60 milioni di italiani di fare ripartire il Paese con investimenti, lavoro e taglio delle tasse". Servono "almeno dieci miliardi, facciamo 15 - ha detto il vicepremier e ministero dell'Interno Matteo Salvini -, i soldi ci sono, basta volerli usare, non permetteremo che da Bruxelles qualcuno impedisca la crescita dell'Italia". "Cosa dico all'Europa? Che noi siamo l'Italia, che siamo un paese fondatore e quindi chiediamo solo rispetto e dignità" ha detto Salvini a Zapping. "E rispetto vuol dire farci abbassare le tasse perché l'Italia è un Paese che merita di crescere più di uno zero virgola. Non ci meritiamo lezioncine, maestrini e ispettori". "Lavoro ogni giorno con donne e uomini dei 5Stelle che si impegnano per questo governo - aggiunge sempre nel corso dello stesso programma -. Sentirsi fare la morale da un Di Battista che, buon per lui, gira per il mondo senza fare altro di significativo... Se poi Di Battista ama insultarmi un giorno si e uno no, va bene così, non mi importa".

Sulle pagine del 'Corriere della Sera' aveva già ribadito la linea rossa della sua iniziativa, puntando deciso al taglio delle tasse e spiegando che dopo la trasferta negli Usa ha maturato "una convinzione fortissima: all'Italia serve una riforma fiscale coraggiosa. E quindi, il mio dovere è farla. Se non me la dovessero far fare, io saluto e me ne vado". Insomma, "abbassiamo le tasse per 10 miliardi altrimenti sono anche disposto a lasciare". "Se mi chiedono di dissanguare le imprese o di alzare l'Iva, dovranno passare sul mio corpo; noi i nostri compiti a casa li stiamo facendo" aggiunge oggi dal palco del Festival del Lavoro. "Non voglio andare a votare. Lasciamo tranquilla la gente per un po' di tempo. A chi mi dice che se si andasse a votare adesso la Lega avrebbe il doppio dei parlamentari e dei ministri, dico che non espongo il Paese al caos economico e finanziario per alcuni mesi". Quanto alla manovra economica, dice Salvini, "il mio obiettivo è convocare entro luglio un tavolo per arrivare a chiuderla non entro ottobre o dicembre, ma anticiparla il più possibile. Io la farei entro la fine dell'estate. Vorrei che l'Italia facesse la manovra prima di tutti gli altri".

"Non ho avuto il tempo di leggere interviste, perché ho poche ore di sonno alle spalle" ha replicato in tarda mattinata il premier Conte, interpellato in merito all'intervista di Salvini. "Per quanto riguarda la riforma fiscale abbiamo addirittura concordato un tavolo istituzionale per lavorarci. Ci metteremo a questo tavolo quanto prima e lavoreremo alla riforma delle tasse".

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