Il ministro dell'Interno: "Usati per battaglia politica". E aggiunge: "Non mi ha convinto Di Maio, mi sono convinto da solo"
Un gelato in pieno centro, a due passi da Montecitorio, nella rinomata gelateria Giolitti. Matteo Salvini fa capolino con Adam e Ramy , i due ragazzi a cui verrà concessa la cittadinanza italiana, e gli altri tre che ha premiato al Viminale per aver evitato che il sequestro del bus alla periferia di Milano ad opera di Oyssenou Sy, 46 anni, l’autista di origini senegalesi, finisse in un dramma.
Il vicepremier prega i cronisti di tenersi a debita distanza: "Posso avere la possibilità di offrire un gelato? E’ una passeggiata privata"; ma si forma inevitabilmente il capannello di cronisti e fotografi, oltre ai curiosi che fermano Salvini per un selfie. Passando davanti Palazzo Chigi, dove è in corso un vertice con il premier Giuseppe Conte sul dl crescita, ai cronisti che gli domandano se andrà anche lui alla riunione, dice: "C’è chi sta presiedendo benissimo al posto mio" risponde tagliando corto.
In jeans e camicia blu, il vicepremier avanza verso la gelateria con i 5 ragazzi e scherza con loro. "Lei è l’unica ragazza in questa mandria di pazzi" dice dando un buffetto all’unica studentessa della delegazione arrivata da Milano per essere premiata al Viminale. Di ritorno da Giolitti, il vicepremier lascia i ragazzi ai loro insegnanti a metà strada tra Palazzo Chigi e Montecitorio: "Abbiamo i cronisti alle costole - dice - meglio che ci salutiamo qui. Mi raccomando, fate i bravi e in bocca a lupo", li saluta mentre finisce il suo cono fragola e fiordilatte.