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Salvini: "Salva Roma? O tutti o nessuno"

05 giugno 2019 | 09.28
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Il vicepremier: "Giusto dare una mano a tutti gli italiani"

(Afp)
(Afp)

"O tutti o nessuno". Il vicepremier Matteo Salvini, intervenendo a Radio anch'io, torna a ribadire la sua posizione sul Salva Roma. "Ci sono tantissimi cittadini in difficoltà che pagano un'enormità di tasse - sottolinea - e quindi bisogna intervenire e aiutare le amministrazioni in difficoltà. Penso al comune di Catania che fra 15 giorni non avrà i soldi per pagare gli stipendi e i servizi ai cittadini piuttosto che al comune di Alessandria, perché ci sono comuni al Nord, al Centro e al Sud e mi sembra giusto dare una mano a tutti i cittadini italiani".

CONTI PUBBLICI - Poi i rapporti con l'Europa. "Si fa e si farà tutto il possibile per rimanere nei parametri stabiliti - dice Salvini - ma se suo figlio ha fame e per dargli da mangiare va ridiscusso un parametro studiato a tavolino in un ufficio cosa fa? Sta al parametro e lascia suo figlio con la fame o va a ridiscuterlo col capufficio? Viene prima mio figlio del capufficio, è un ragionamento che fanno tutti i governi europei e tutti i padri di famiglia. Stiamo in Europa ma rivedendo le norme".

DL SICUREZZA BIS - Riguardo al decreto sicurezza bis, che "ho pronto ormai da tempo", "quando sarà convocato il Consiglio dei ministri verrà approvato. Ci sono norme contro i camorristi - spiega - contro gli scafisti, contro gli spacciatori".

"NON CHIEDO MEZZA POLTRONA IN PIU'" - In merito a un possibile incontro con Luigi Di Maio per fare il punto sul futuro del governo, Salvini dice che sarà "a Roma sia domani che dopodomani, quindi sicuramente avremo modo di confrontarci, di vederci o di telefonarci". Quanto ai rapporti all'interno dell'esecutivo, il titolare del Viminale ribadisce: "Non chiedo mezza poltrona in più". "Avevo chiesto agli italiani un voto per provare a cambiare l'Europa - afferma - non ho certezze ma almeno do battaglia. I governi passati nemmeno davano battaglia per cambiare queste regole che stanno facendo male all'Italia. Non ho chiesto il voto agli italiani per portare a casa tre ministri o tre sottosegretari in più". Per Salvini "bisogna accelerare sull'attuazione del contratto di governo e di quello che serve agli italiani. Io non chiedo mezza poltrona in più - continua - mezzo posto in più, chiedo di accelerare: taglio delle tasse, riforma della giustizia, autonomia, decreto sicurezza, riforma della scuola". Il governo "è in carica da 12 mesi, per 11 mesi abbiamo lavorato bene, a volte scontrandoci, partendo da posizioni diverse - sottolinea ancora - poi nell'ultimo mese di campagna elettorale ci sono stati bisticci e polemiche. Io ho cercato sempre di non rispondere, di non replicare. Finita la campagna elettorale la mia speranza era che si tornasse a lavorare compattamente e questo mi sembra che stia accadendo".

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