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Bufera su libro-intervista Salvini

30 aprile 2019 | 19.08
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La scelta della casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, fa discutere. Il libro esce proprio nei giorni caldi delle polemiche sullo stupro di Viterbo. L'editore Polacchi all'Adnkronos: "Salvini è un fico, no a strumentalizzazioni"

La copertina del libro 'Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio' scritto da Chiara Giannini e pubblicato per i tipi di Altaforte (Foto dal sito web di Altaforte)
La copertina del libro 'Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio' scritto da Chiara Giannini e pubblicato per i tipi di Altaforte (Foto dal sito web di Altaforte)

Il vicepremier Matteo Salvini sceglie Altaforte, la casa editrice sovranista vicina a CasaPound, per il suo libro 'Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio'. E scoppia la bufera. Il numero uno di Altaforte è quel Francesco Polacchi che è a capo del marchio di moda Pivert per il quale Salvini già finì nella bufera dopo aver indossato il giubbotto col picchio allo stadio un anno fa. Il libro, scritto dalla giornalista Chiara Giannini con prefazione di Maurizio Belpietro, sarà presentato anche al Salone del libro di Torino.

"Salvini non ha scritto alcun libro (ha semplicemente rilasciato una lunga intervista alla giornalista Chiara Giannini) - puntualizza l'ufficio stampa del vicepremier - e non ha firmato contratti o accordi con la casa editrice indipendente liberamente scelta dall'autrice".

Ma la scelta della casa editrice fa comunque discutere, anche perché il libro esce proprio a ridosso dello stupro di Viterbo. ''Salvini ha varcato il limite - scrive in una nota il deputato e membro della direzione nazionale del Pd, Roberto Morassut -. Il ministro degli Interni della Repubblica Italiana pubblica un libro autobiografico con una casa editrice legata a Casapound, organizzazione dichiaratamente neofascista. Basta con le ambiguità. Basta con i trucchi". E' dello stesso avviso anche Matteo Orfini: "Salvini tra mille editori sceglie per il suo libro quello legato a Casa Pound. Casa Pound per le leggi del nostro paese dovrebbe essere sciolta. Casa Pound a Ostia organizzava manifestazioni con il clan Spada. Salvini è il ministro dell'interno. Salvini legittima l'illegalità".

Netto il dem Emanuele Fiano: "Dopo l'offesa al 25 aprile ridotto a derby dal ministro dell'Interno, dopo l'insulto dello striscione mussoliniano a Piazza Loreto a Milano, dopo il servizio Rai genuflesso sull'anniversario della morte di Mussolini, dopo il corteo non autorizzato dei fascisti a Milano nell'anniversario dell'omicidio Ramelli, dopo il terribile stupro in una sede di attività di CasaPound a Viterbo da parte di dirigenti del movimento neofascista, la settimana si conclude con la provocazione di Salvini che annuncia la pubblicazione del proprio libro intervista presso l'editore di Casapound" dice il presidente del gruppo Pd alla Camera.

Critica anche la senatrice M5S Paola Nugnes : "Non mi meraviglia - dice all'Adnkronos -. Salvini da tempo ha preso posizioni chiare e definite. Posizioni da cui, personalmente, mi sento lontanissima". Le fa eco la senatrice grillina Elena Fattori: "I rapporti tra Salvini e Casapound sono da sempre alla luce del sole ed estremamente imbarazzanti" commenta all'Adnkronos.

Dal canto suo, il dirigente di CasaPound e amministratore unico della società Sca2080, cui fanno capo sia Altaforte siai l mensile il 'Primato Nazionale', spiega: "Non capisco perché le notizie escano così prima di una comunicazione ufficiale da parte della casa editrice. Questo libro-intervista a Salvini è stato un'opportunità che abbiamo cercato di sfruttare al meglio nel momento in cui si è presentata grazie all'autrice, la giornalista Chiara Giannini. D'altra parte, siamo una casa editrice sovranista e in questo momento Salvini è il numero uno del sovranismo. Detto ciò, spiace se poi questo deve diventare un pretesto per attaccare il leader della Lega sullo stupro di Viterbo o su altre cose che non c'entrano nulla, così si fa solo il gioco della sinistra".

"Abbiamo deciso di farlo uscire per il Salone del libro di Torino, perché è l'evento più importante del settore in Italia - continua - uno spazio, quello della cultura, totalmente occupato dalla sinistra, dove invece noi vogliamo portare qualcosa di diverso". Quanto a Salvini, "con lui non c'è nessun tipo di rapporto personale", dice Polacchi, che, interpellato sul caso del giubbotto indossato dal vicepremier, glissa: "Semplicemente, Salvini è uno fico, e la Pivert fa abbigliamento fico".

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