(Adnkronos Salute) - E ancora: le persone per natura molto competitive, soprattutto i maschi leader, talvolta vivono il corteggiamento come una prestazione e quindi finiscono per reagire come se fossero sotto esame. "Queste persone sono quelle che più di tutte rischiano di fare gaffe e incappare in piccole defaillance sessuali nei primi approcci", assicura l'esperto, che regala quattro consigli per vincere la sindrome da coppia a San Valentino.
1) Relativizziamo le possibili conseguenze negative, non è una partita da o tutto o nulla. "Sentiamoci liberi eventualmente anche di sbagliare, ci stiamo mettendo in gioco ed è normale non essere perfetti".
2) Non cerchiamo di stupire con luoghi, abbigliamento, modi che non ci sono familiari. Ci sentiremo vulnerabili, goffi, impacciati e questo ci terrà in tensione costantemente. "Scegliamo dunque un abbigliamento che ci fa sentire noi stessi, che rispecchia il nostro modo di esprimerci, ma anche mete che conosciamo e ci danno tranquillità. Colpiremo per la nostra naturalezza e la padronanza dei movimenti".
3) Cerchiamo di farci un'idea di come è fatta la persona che incontreremo, di quali sono i modi che la fanno sentire a proprio agio. Per ottenere questo risultato alleniamoci costantemente 'a tendere l'orecchio' sulla frequenza emotiva dei nostri interlocutori: "Stiamo attenti a cogliere dal loro comportamento e dal linguaggio non verbale le reazioni emotive alle situazioni, ci indicheranno la direzione e il tono da tenere".
4) Non pianifichiamo troppo l'appuntamento: la realtà non sarà mai come l'abbiamo immaginata. "Non c'è nulla di più ansioso che sforzarsi di tenere sotto controllo cio' che non è prevedibile e non dipende esclusivamente da noi. Inoltre, solitamente, cio' che non è controllabile, è comunque gestibile".