Sana Cheema, la 25enne pachistana residente a Brescia e morta in Pakistan il mese scorso per un sospetto delitto d'onore, è stata strangolata. E' quanto emerge dall'autopsia effettuata dal laboratorio forense del Punjab, che ha eseguito gli esami autoptici dopo la riesumazione del corpo. Gli esami riferiscono che "l'osso del collo è stato rotto". A riportare la notizia è 'Geo tv'.
La giovane è morta ad aprile nella sua terra d'origine, in Pakistan. Secondo gli amici della ragazza, che sui social avevano lanciato la campagna #veritàperSana, la 25enne sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato con un parente. Il padre di Sana, Ghulam Mustafa, il fratello della giovane, Adnan Mustafa e lo zio Mazhar Iqbal sono stati arrestati dalle autorità pachistane.
Sana sarebbe stata uccisa il giorno prima del suo rientro a Brescia. Diversa la versione fornita dai familiari della vittima alla polizia, secondo la quale la 25enne sarebbe morta in un incidente e poi sepolta il 18 aprile scorso nel villaggio vicino Mangowal, nel distretto di Gujrat.