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Sandri (BlackRock): "Cigni neri sempre più bianchi, aziende sostenibili più attrezzate"

25 settembre 2020 | 15.28
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(Fotogramma)
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"I cigni neri sono sempre più bianchi. Oggi c’è il Covid-19. Domani potremo affrontare un'altra emergenza. Viviamo in un mondo sempre più incerto in cui i fenomeni estremi possono diventare più frequenti. Ecco perché adeguarsi ai principi Esg" - quelli che misurano l’impatto ambientale (E), il rispetto dei valori sociali (S) e gli aspetti di buona gestione (G) - "è importante perché questi criteri permettono di identificare le aziende più resilienti agli shock". Ad affermarlo in un’intervista all’Adnkronos è Giovanni Sandri, il Country Manager Italia di BlackRock, la più grande società di gestione del risparmio al mondo fondata a New York 32 anni fa, con masse in gestione per oltre 7 mila miliardi di dollari.

"Questi fenomeni estremi - sottolinea Sandri - creano tanta volatilità e shock sui mercati. Il Covid ha dimostrato in modo tangibile che le aziende con modelli di business sostenibili sono meglio attrezzate e strutturate per supportare eventi estremi. E anche le aziende hanno capito come dall’adozione dei criteri di sostenibilità si possono generare ritorni positivi non solo in termini di reputazione ma anche in termini finanziari".

Ma non solo. "Le aziende più sostenibili, che hanno maggiormente resistito alla crisi, si sono dimostrate anche le più abili nel gestire la fase di ‘recovery’, di riassestamento. Da qui l’importanza, nella valutazione degli investimenti, di valutare i criteri Esg. Non solo gli aspetti finanziari sono importanti ma anche quelli che riguardano la responsabilità sociale", sottolinea.

'si scrive lungo termine e si legge sostenibilità'

Per BlackRock, infatti, le prospettive di crescita di ogni azienda sono indissolubili dalla sua capacità di operare in modo sostenibile e di servire l’intera comunità dei suoi stakeholder. "Non è una trasformazione quella illustrata nei mesi scorsi dal Ceo Larry Fink. BlackRock ha sempre avuto un approccio di lungo termine, fa parte della storia della nostra azienda. E’ un’evoluzione legata al mondo che cambia. Oggi possiamo dire che si scrive lungo termine e si legge sostenibilità", sottolinea Sandri.

"Parlare di sostenibilità - spiega - è un altro modo di parlare del lungo periodo. E l’emergenza Covid ha rafforzato questo trend. Dagli scambi con gli investitori abbiamo osservato che è cresciuta la sensibilità sulle tematiche ambientali, sulla sostenibilità. Questa sensibilità va di pari passo con la preoccupazione comune derivante dagli impatti del riscaldamento climatico, dai cambiamenti demografici, dalle disuguaglianze che sono sempre meno tollerate e dalle trasformazioni legate alla digitalizzazione. Siamo in piena transizione da un sistema incentrato sugli shareholder a un sistema basato sulla comunità".

Questi grandi trend, aggiunge Sandri, "impattano il modo in cui le aziende comunicano e di conseguenza si riflettono anche su chi investe". Prima dell’emergenza Covid, "l’attenzione delle imprese su questi temi era cresciuta ma chiaramente il Covid l’ha accentuata. Ora gli stakeholder valutano più attentamente il contesto in cui si muove l’azienda, il rischio reputazionale, i problemi legati alla privacy, la diversity, la sensibilità sociale. Tutte tematiche che muovono le nuove generazioni, e quindi i consumatori di domani, e che possono assicurare il successo di un’azienda. Oggi sono diventati aspetti essenziali che non possono essere ignorati".

'Bisogna stabilire il livello di robustezza e il potenziale reputazionale di un’azienda'

E questo impatta anche su BlackRock. "Le nostre analisi - rileva Sandri - non si limitano più a guardare quanto sia efficiente un’azienda ma guardano anche ai processi di business". Come ha spiegato lo stesso Fink tutti gli investitori devono avere un quadro più chiaro di come le aziende gestiscono le questioni legate alla sostenibilità, alle risorse umane, alle diversità delle proprie forze di lavoro per valutare la catena di approvvigionamento e il grado di protezione dei dati dei clienti. "Bisogna stabilire il livello di robustezza e il potenziale reputazionale di un’azienda. Un’azienda che non rispetta in pieno questi parametri nel breve periodo può anche essere premiata dal mercato ma nel lungo termine, queste fragilità, rappresentano un rischio per l’investimento", osserva Sandri.

Proprio per questo, aggiunge, "non bisogna tralasciare nessun tipo di informazione. È importante essere messi nella condizione di poter valutare tutti gli aspetti che rappresentano quella determinata organizzazione. BlackRock da sempre investe nello sviluppo tecnologico, nella ricerca e nell’analisi. Ci stiamo concentrando sulla metodologia e sugli strumenti per effettuare delle misurazioni le più accurate possibili: quantitative ma anche qualitative. Tutti questi temi rappresentano una grande sfida per chi investe ma sono fondamentali per poter misurare questi rischi", sottolinea il Country Manager Italia di BlackRock.

Un’azione che danneggia la società, sostiene BlackRock, si ripercuote sull’azienda e rischia di distruggere il valore per gli azionisti. Un impegno forte nei confronti della comunità, al contrario, permette alle aziende di connettersi più profondamente con i propri clienti ed adattarsi alle mutevoli esigenze sociali che sono il motore della redditività a lungo termine.

'tanto è stato fatto ma tanto resta ancora da fare'

"Quando parliamo di rischi dei portafogli - sottolinea Sandri - non guardiamo solo alla sostenibilità ambientale o alla componente climatica ma anche all’impatto sociale e a quello reputazionale. Guardiamo ai fatti oggettivi ed è evidente che il mondo si sta spostando verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale. L’economia - sottolinea Sandri – si sta evolvendo verso nuovi modelli produttivi, verso un’economia a basse emissioni di Co2”. La transizione energetica, aggiunge il Country manager di BlackRock Italia, “aprirà nuove opportunità sia a livello tecnologico che economico”.

In questi ultimi anni, rileva Sandri, le aziende, a livello globale, hanno raggiunto importanti progressi ma la strada è ancora lunga. "Tanto è stato fatto - sottolinea - ma tanto resta ancora da fare e questo lo dicono anche i numeri. Siamo nel mezzo di una fase di evoluzione ma servono comunque azioni più concrete. Nel nostro rapporto che guarda alla trasparenza nella gestione degli investimenti in tema di sostenibilità, da parte delle aziende, abbiamo individuato 244 società nel mondo che hanno svolto progressi insufficienti per integrare il rischio climatico nei loro modelli di business o divulgazione: 53 di queste hanno profili molto critici e per questo abbiamo votato contro le mozioni dei rispettivi management nel corso delle Assemblee degli azionisti. Le altre 191 sono sotto osservazione".

Tra queste 244 aziende, osserva, "non sono presenti realtà italiane tra le quali anzi spiccano delle eccellenze". Comunque, aggiunge riferendosi alle imprese sotto osservazione, "continueremo a confrontarci e a dialogare con queste imprese per aiutarle a compiere questi progressi e raggiungere gli esiti attesi", spiega il Country Head. Per le aziende che non avranno conseguito risultati sufficienti il rischio è che BlackRock voti contro il management delle società.

'fare progressi sui temi relativi alla sostenibilità significa investire per futuro'

Da diversi anni, sottolinea Sandri, "BlackRock sta spingendo le aziende a fare progressi e a migliorare i flussi informativi allineandoli agli standard internazionali Sustainability Accounting Standards Board (Sasb) e alla Task force on Climate-related Financial Disclosures (Tcfd) in quanto è fondamentale per le aziende comunicare al meglio. Si osserva positivamente che il numero delle imprese che si sono allineate al Sasb sono cresciute del 140% nel 2020 rispetto al 2019 mentre oltre 1.000 aziende nel mondo hanno integrato gli standard Tcfd".

Comunque, aggiunge Sandri, "c’è ancora lavoro da portare a termine. Noi auspichiamo che le aziende capiscano che fare progressi sui temi relativi alla sostenibilità significa investire per il futuro ed avere impatti positivi in termini di qualità e rendimenti. Le aziende con modelli di business sostenibili sono più attrezzate per far fronte a eventi estremi”.

"L’obiettivo che si è fissato BlackRock, ossia che il 100% dei portafogli attivi sia in grado di gestire l’esposizione ai rischi Esg entro la fine del 2020 sarà raggiunto, stiamo rispettando quanto indicato ad oggi come tempistiche", sottolinea Sandri. I gestori della società di investimento, infatti, saranno tenuti a rendere conto della gestione dei rischi Esg e a documentare le considerazioni che hanno influito sulle decisioni di investimento. BlackRock considererà il rischio Esg con lo stesso rigore con cui analizza i rischi più tradizionali che sono quelli legati al rischio di credito o di liquidità. (di Emmanuel Cazalè)

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