ll consenso informato in dialetto veneto anziche' in italiano. L'iniziativa e' del policlinico San Marco di Mestre. Per la prima volta, infatti, un ospedale offre ai pazienti la possibilità di sottoscrivere il consenso informato riguardo ad un intervento chirurgico scritto in 'lingua veneziana' anziché in italiano.
''Abbiamo preso questa inziativa - spiega il direttore sanitario Renzo Malatesta all'Adnkronos - perche' capitava spesso che gli anziani si lamentassero perche' non capivano quanto redatto in italiano nel modulo da sottoscrivere. Cosi', abbiamo pensato di tradurlo in veneto, ma non e' stata una cosa semplice, perche' parlare il dialetto e' una cosa riportarlo in forma scritta e' tutta un'altra''.
''E cosi' - aggiunge - dopo vari tentativi abbiamo 'cooptato' una traduttrice, la storica e scrittrice Espedita Grandesso, si è occupata di preparare un testo che si rifacesse con precisione e correttezza al dialetto parlato in laguna a fine Ottocento utilizzando l'ultimo vocabolario esistente in lingua veneta e risalente appunto al 1850''.(segue)