Roma, 17 lug. (Adnkronos Salute) - Stop a nuovi tagli, incentivi ai fondi integrativi e maggiore rapidità e omogeneità nell'accesso ai farmaci innovativi. E ancora. Più poteri allo Stato centrale, impulso deciso all'informatizzazione del sistema e maggiori investimenti in prevenzione. Queste in sintesi le principali osservazioni che emergono dal documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla sostenibilità economica del sistema sanitario italiano, condotta dalle commissioni Bilancio e Affari Sociali della Camera, presentato oggi a Montecitorio. L'indagine ha impegnato per circa un anno i due presidenti, Pierpaolo Vargiu e Francesco Boccia, e ogni singolo deputato commissario in un lavoro di ascolto, analisi e sintesi con più di sessanta soggetti tra istituzioni, associazioni, sindacati, università e centri studi.
Analizzando nel dettaglio il documento, emerge ad esempio la necessità di "un'azione di coordinamento a livello centrale più forte e mirata di quella prevista e attuata con la riforma del Titolo V, idonea a garantire un'erogazione dei Lea omogenea su tutto il territorio nazionale, in modo da eliminare le differenze regionali attualmente esistenti".
Allo Stato, spetterebbe "la definizione degli standard, degli obiettivi di salute da raggiungere, il controllo riguardo all'erogazione dei Lea, anche esercitando un potere sostitutivo, mentre alle regioni rimarrebbe il ruolo di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari".