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Sanita': cefalee, alleanza scienza-pazienti per accesso cure e qualita' vita (2)

26 febbraio 2014 | 14.00
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(Adnkronos Salute) "Oggi in Italia chi soffre di cefalea, in gran parte donne, utilizza troppo spesso i farmaci in modo improprio e protratto, con rischi di tossicità e abuso o dipendenza da questi medicinali, che possono facilitare la cronicizzazione del disturbo", spiega Giorgio Bono, presidente della Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc). Per questo "è fondamentale arrivare a una chiara definizione legislativa della malattia come patologia sociale, offrendo a ogni paziente un percorso di informazione e cura personalizzato e consentendo l'accesso agli interventi terapeutici più innovativi (farmacologici e non) che oggi, in un'Italia a macchia di leopardo, non sono assicurati allo stesso modo in tutte le regioni".

"Pur nelle ristrettezze economiche di questo momento storico - sottolinea Francesco Maria Avato, responsabile scientifico dell'Alleanza cefalalgici (Al.Ce) - è fondamentale arrivare a un sistema di centri di riferimento che prenda in carico il malato e ne studi il percorso terapeutico, per far sì che possa essere seguito anche sul territorio da parte del medico di medicina generale". Un'attenzione particolare dell'alleanza sarà dedicata all'età evolutiva, in considerazione della gravità e della dimensione del problema: è colpito, infatti, circa un quarto della popolazione in età scolare, con significative ripercussioni sul rendimento scolastico e sulla comprensione di comportamenti anomali del bambino da parte dei genitori.

Anche la farmacie hanno un ruolo nell'alleanza. "Per il paziente cefalalgico la farmacia è un punto di riferimento importante - evidenzia Annarosa Racca, presidente di Federfarma - perché fornisce informazione sul corretto uso dei farmaci e sugli stili di vita che contribuiscono a prevenire la patologia o a migliorarne l'evoluzione e perché può monitorare l'aderenza del paziente alle terapie. La farmacia è uno 'sportello' di consulenza perché gli antidolorifici sono tra i farmaci da banco più venduti ed è importante che siano utilizzati in modo appropriato". Il Social Manifesto e i problemi legati alla cefalea sono stati, oggi, al centro di un convegno a cui hanno partecipato operatori sanitari, amministratori e rappresentanti delle diverse associazioni scientifiche e di pazienti. L'Italian Migraine Project si svilupperà in un arco temporale di due anni e darà vita a numerose iniziative dedicate ai pazienti, alla popolazione generale e agli specialisti.

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