(Adnkronos Salute) - "Curioso - sottolinea la Cosmed - come da una parte si assicuri di non volere toccare la sanità, riconoscendo che non è in grado di sostenere ulteriori restrizioni, e dall'altra si rimettono le mani in tasca a medici e dirigenti del Ssn, che evidentemente non fanno parte del sistema. Chissà se i fantastiliardi di risparmi che luccicano agli occhi del ministro della Salute comprendono o meno i tagli degli stipendi di chi continua ad evitare che la sanità pubblica italiana subisca la deriva della Grecia".
La Cosmed dice "basta a pregiudizi e discriminazioni nei confronti di chi ha contribuito come nessun altro al risanamento del Paese. Forse è il momento di abolire le 'leggi speciali' fatte contro i dipendenti pubblici fino a considerare questo status quasi un reato". E ancora: la Cosmed diffida il Governo da iniziative "frutto di accanimento ideologico, a prescindere, nei confronti di categorie ormai esasperate", auspicando il recupero di un rapporto "non conflittuale con la dirigenza pubblica del Ssn senza la quale nessuna riforma è possibile e credibilmente attuabile".