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Sanita': Cosmed su tagli, continua la caccia al dipendente pubblico

19 marzo 2014 | 11.26
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Roma, 19 mar. (Adnkronos Salute) - "Circolano rumors su ulteriori tagli al trattamento economico della dirigenza pubblica, mettendo insieme, demagogicamente, i top manager degli enti economici e dei ministeri con la generalità di una dirigenza del Ssn, fatta in stragrande maggioranza di professionisti, già fortemente penalizzata in termini di peggioramento delle condizioni di lavoro e decimazione degli organici. Continua, insomma, la caccia al dipendente pubblico". E' quanto afferma in una nota la Confederazione sindacale medici e dirigenti Ssn (Cosmed).

"La Cosmed - si legge - ricorda al Governo che i contratti nazionali del pubblico impiego, in cui è compresa la sanità, e anche le contrattazioni aziendali ad invarianza di risorse, sono bloccati da 5 anni con una perdita del potere di acquisto delle retribuzioni superiore al 20% senza contare i danni previdenziali dei giovani. Un congelamento che non aiuta la necessaria riforma e stride molto con una realtà stressata dalla velocità e dal bisogno di cambiamenti organizzativi e gestionali. La contraddizione tra un esistente mummificato e le continue richieste di innovazione, con proposte della più varia natura, può essere sciolta solo da risposte politiche chiare e coerenti, a partire dal ripristino delle condizioni per la ripresa del confronto contrattuale attraverso la ri-definizione delle specifiche aree".

Per i dirigenti del Servizio sanitario nazionale, "la caccia al dipendente pubblico non si esaurisce neppure con il pensionamento, visto che si definiscono 'd'oro' emolumenti frutto di una pesante e costante tassazione e contribuzione. E minaccia di risalire l'età di quiescenza delle donne, senza tenere conto della fatica di assicurare assistenza notturna e festiva a 63-64 anni di età, con buona pace anche della sicurezza delle cure. (segue)

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