Roma, 18 mar. (Adnkronos Salute) - I detenuti "hanno una probabilità di essere vittime della tubercolosi (Tbc) 26 volte piu' alta rispetto alla popolazione. Un dato confermato anche dal report Ecdc dedicato a questa malattia in Ue e pubblicato proprio oggi. Un pericolo frutto del sovraffollamento degli istituti italiani e con soggetti provenienti da zone come l'Est europa dove la Tbc e' ancora molto presente". Ad affermarlo e' Massimo Andreoni, presidente della Societa' italiana di malattie infettive e tropicali intervenuto oggi a Roma al convegno 'Salute in carcere, oggi' promosso dalla Società italiana di medicina e sanita' penitenziaria (Simspe).
"La trasmissione per via aerea della tubercolosi - prosegue - rende questa patologia molto diffusa tra le mura dei penitenziari. Basta un caso non segnalato a farla diffondere. Quindi - suggerisce l'esperto - lo screening all'ingresso in carcere e' fondamentale per prevenire i focolai".