(Adnkronos Salute) - Per la Fp-Cgil si tratterebbe di "un disastro realizzato in nome di una competitività nel servizio di emergenza e urgenza, fondato sulle convenzioni realizzate con gara d'appalto al massimo ribasso, che mal si concilia con la funzione della Croce rossa. In questo modo - aggiungono Lamonica e Dettori - non si realizza una riforma, ma soltanto un ricatto drammatico sulle persone che lavorano: perdere il lavoro o diritti e retribuzione. Col sistema delle convenzioni e degli accreditamenti non si produce un servizio sanitario migliore e più economico".
"Le Regioni - conclude la nota unitaria - dovrebbero essere aiutate a internalizzare i servizi per produrre risparmio ed efficienza. Il ministero dell'Economia dovrebbe avere un ruolo attivo e i ministeri vigilanti, Salute e Difesa, per quanto riguarda il corpo militare, esaurita la fase del commissariamento, dovrebbero sostenere la Croce rossa nel ritorno alle sue finalità originarie. Se si vuol fare un passo avanti è necessario che ognuno faccia la sua parte".