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Sanita': il caso, crisi fa rinascere Societa' di mutuo soccorso no profit

03 marzo 2014 | 14.33
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Roma, 3 feb (Adnkronos Salute) - Una 'formula' di solidarietà sanitaria ripescata dall''800, per garantire agli italiani più colpiti dalla crisi un aiuto a sostenere le spese sanitarie non offerte dallo Stato. Rinasce la Società sanitaria di mutuo soccorso - a 166 anni dalla prima fondazione - per volontà di diverse figure del mondo sanitario, dagli amministrativi a medici e infermieri, che a Torino hanno messo insieme le loro competenze per realizzare un progetto no profit di solidarietà.

"La Società non ha fini di lucro, tutto quello che si raccoglie dalle iscrizione dei soci viene loro redistribuito per le esigenze sanitarie di chi ha più bisogno. E questa è la grande differenza dalle altre forme di integrazione sanitaria", spiega all'Adnkronos Salute Ugo Riba, medico e vicepresidente e sociofondatore della Società sanitaria di mutuo soccorso (Ssms), nata pochi mesi fa nel capoluogo piemontese e che già raccoglie 1.500 iscritti. Una realtà che si sta allargando in Piemonte, in Lombardia e in Liguria.

"La nostra ambizione non è diventare una grande associazione nazionale, prevediamo di svilupparci in Piemonte. Ci piacerebbe però essere 'copiati' da altri, in altre aree del Paese. Le 'mutue' sono legate alle realtà territoriali per rispondere ad esigenze specifiche", dice Riba secondo il quale a distanza di 2 secoli sono molte le analogie con le difficoltà degli italiani di oggi con quelli della metà dell''800, epoca in cui mancava sostegno medico sociale. E oggi, dalla globalizzazione fino allo sviluppo tecnologico, molti cambiamenti hanno reso insostenibile un welfare diventato costoso. L'adesione alla Società costa 70 euro l'anno (più 1 euro una tantum d'iscrizione) e dà diritto ad una card che sostiene per il 50% del costo le prestazioni sanitarie meno coperte dal Ssn o con più lunghe liste d'attesa pubbliche, dalle visite specialistiche agli esami diagnostici. E non c'è tetto per le prestazioni. (segue)

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