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Sanita': Istat, spesa pubblica 2012 a 111 mld euro, 1.800 euro a testa

11 febbraio 2014 | 11.00
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Roma, 11 feb. (Adnkronos Salute) - Nel 2012 la spesa sanitaria pubblica del Belpaese è stata pari di circa 111 miliardi di euro, pari al 7 per cento del Pil. Qualcosa come 1.867 euro annui per abitante, ovvero "un livello molto inferiore rispetto ad altri importanti Paesi europei". E' quanto emerge dalla sesta edizione del rapporto 'Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo', realizzato dall'Istat. A fronte dei circa 2.345 dollari per abitante, in parità di potere d'acquisto, spesi in Italia nel 2011 (dato di poco inferiore alla spesa sostenuta dalla Finlandia, con 2.477 dollari pro capite, e poco superiore alla Spagna, con 2.244 dollari pro capite), il Regno Unito spende quasi 2.821 dollari pro capite, mentre Francia e Germania superano i 3.000 dollari, con importi pro capite rispettivamente di 3.204 e 3.436 dollari. Il livello di spesa più alto si registra per i Paesi Bassi (4.055 dollari pro capite), quello più basso per la Polonia (1.021 dollari pro capite).

Sempre nel 2011 le famiglie contribuiscono con proprie risorse alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 20,6%. Se il contributo delle famiglie risulta in calo tra il 2001 e il 2011, la spesa complessiva si accresce di oltre un punto percentuale nello stesso periodo; questo incremento "è stato quindi interamente finanziato attraverso un aumento della spesa pubblica". Il peso della spesa delle famiglie in percentuale del Pil è leggermente più alto nel Mezzogiorno (2,1%) rispetto al Centro-Nord (1,7%), "ma la differenza va attribuita soprattutto al divario di reddito tra le due ripartizioni", segnala l'Istat, secondo cui la spesa sanitaria delle famiglie rappresenta l'1,8% del Pil nazionale. Un dato che ammonta mediamente a 949 euro per le famiglie del Mezzogiorno e a 1.222 euro per quelle del Centro-Nord.

Le regioni in cui la quota è più elevata (superiore ai due punti percentuali di Pil) sono Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Molise e Puglia. Considerando invece la distribuzione della spesa sanitaria tra le due componenti, pubblica e privata, il contributo delle famiglie alla spesa sanitaria totale è più basso nel Mezzogiorno (16,7%) che nel Centro-Nord, dove si attesta al 22,4% con una punta del 24,6% nel Nord-Est. La maggiore partecipazione delle famiglie alla spesa sanitaria totale si registra in Friuli-Venezia Giulia (28,1%), seguita da Emilia-Romagna (26,4%). Le incidenze più basse si rilevano invece per tutte regioni del Mezzogiorno, in particolare Sardegna, Basilicata e Campania.

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