Roma, 21 mar. (Adnkronos Salute) - "Vogliamo considerarci una risorsa e non un nemico, e vogliamo continuare a collaborare con la Regione, come abbiamo fatto in questo anno con la giunta Zingaretti, avanzando proposte perché siamo imprenditori privati che fanno parte di un sistema pubblico. Ma la chiusura delle case di cura con meno di 60 posti letto, come prevede il decreto Balduzzi, farà serrare le porte nel Lazio a 23 cliniche dove oggi lavorano 2 mila dipendenti e che forniscono 50 mila ricoveri l'anno". L'allarme lo ha lanciato questa mattina Jessica Faroni, presidente regionale dell'Aiop, l'Associazione italiana ospedalità privata, nel corso dell'incontro con il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
In occasione dell'assemblea delle istituzioni sanitarie associate, Faroni ha espresso un "giudizio positivo" sul lavoro svolto dall'amministrazione regionale insediata un anno fa, ma tornando sul tema dei tagli, ha ricordato che: "Dal 2007 al 2011 sono stati cancellati 2.300 letti (tra acuti, riabilitazione e lungodegenza) nelle cliniche private convenzionate, ma ci giunge voce che la Regione stia valutando ulteriori tagli di letti a danno dei privati: se però i costi di una prestazione sanitaria resa da una casa di cura sono certi, gli sprechi vanno cercati altrove". (segue)