"La struttura Eimì, che opera nel Lazio dal 2003 e che si occupa della presa in carico dei minori adolescenti con grave disturbo psicopatologico, rischia di chiudere a causa di una mera questione burocratico-amministrativa". E' quanto denuncia Claudio Bencivenga, direttore clinico della struttura. "La struttura, di tipo comunitario, è nota - spiega all'AdnKronos Salute - per la produzione scientifica e per essere stata pioniera a livello nazionale per gli interventi di cura di disturbi psichiatrici in esordio".
"Ci si chiede - osserva - dove andranno a finire i minori attualmente ospitati, in mancanza di strutture analoghe sul territorio regionale". "Possono interventi clinici su minori con importanti disturbi depressivi, alcuni con storie di tentato suicidio alle spalle e grave ritiro sociale, essere interrotti così bruscamente? Quegli adolescenti in attesa di essere inseriti nella medesima struttura su richiesta delle Asl, da chi saranno presi in carico? C'è grande preoccupazione - denuncia Bencivenga - da parte dei famigliari per il futuro dei propri figli, alcuni si sono già rivolti al Garante regionale dell'infanzia e dell'adolescenza per la tutela dei propri ragazzi". Proprio domani, venerdì 21 aprile, si svolgerà l'udienza per la sospensiva del provvedimento di chiusura al Tar.