Roma, 31 mar. (Adnkronos Salute) - L' acqua che esce dai rubinetti delle case o dai famosi 'nasoni di Roma, le caratteristiche fontanelle pubbliche, è "sicura e lo dimostrano anche i controlli fatti nei sopralluoghi su impianti idrici, pozzi, serbatoi e impianti di trattamento delle acque potabili". Ad affermarlo è Ernesto Cappellano, coordinatore del Cosips (Coordinamento sindacale professionisti della sanità), che ha presentato oggi a Roma il report 2013 dei controlli dei medici dei Servizi d'igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) delle Asl della Regione Lazio.
"Nel 2013 sono stati effettuati 4.334 sopralluoghi, con 12 mila campioni di acqua per consumo umano controllati - precisa - Le comunicazioni totali di non potabilità sono state 853. Nel Comune di Roma 43, nella Provincia 267 e nel resto del Lazio 586. Queste ultime, soprattutto nella zona del Viterbese, sono frutto del problema dell'arsenico nell'acqua che dura da anni".
Mentre - secondo l'esperto - per quanto riguarda il divieto nella zona Nord della Capitale di utilizzo per il consumo umano dell'acqua proveniente dagli acquedotti rurali dell'Arsial, questo "è un caso diverso - osserva Cappellano - E' stato usato per fini domestici un acquedotto che è invece riservato ad altre attività".