Roma, 3 apr. (Adnkronos Salute) - "La presentazione dell'istanza di pre-concordato al Tribunale fallimentare di Roma insieme al fantomatico piano industriale di rilancio, dimostrano come a pagare il pesantissimo debito della struttura (oltre 270 milioni) saranno nelle intenzioni delle proprietà esclusivamente i lavoratori. La preoccupazione è altissima per le ricadute sociali che potrebbero riversarsi sulla cittadinanza e che potrebbero mettere in discussione i livelli occupazionali". E' quanto dichiarano in una nota congiunta Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp che commentano così la decisone dell'amministrazione del Fatebenefratelli all'Isola Tiberina di Roma, che ha presentato oggi istanza di 'pre-concordato' al tribunale di Roma.
"Sono a rischio mille posti di lavoro tra i dipendenti e oltre 250 tra il personale dei servizi esternalizzati nelle cooperative - aggiungono i sindacati - che chiedono l'intervento immediato di tutte le istituzioni che hanno potere di intervento con in testa la Regione Lazio che è deputata anche a garantire la continuità assistenziale ai cittadini. Fin da ora - conclude - si metteranno in atto tutte le azioni di mobilitazione necessarie a scongiurare il fallimento dell'ospedale ed il mantenimento di tutti i livelli occupazionali e dei servizi".